il capitano amaranto Andrea Settembrini

Troise è stato chiaro alla vigilia: dopo il mercato è nata una squadra diversa e gli equilibri interni stanno mutando. Probabili novità in formazione, anche perché a Pontedera inizia un trittico che proseguirà con la doppia sfida casalinga contro Gubbio e Ternana. Di fronte un avversario agguerrito e schierato con il 352. Poco meno di 300 i tifosi aretini al seguito

Comincia un trittico molto delicato e importante per l’Arezzo: stasera il Pontedera in trasferta (ore 20.45), martedì il Gubbio al Comunale e domenica prossima la Ternana nella seconda gara interna consecutiva. Esaurito questo mini ciclo, il quadro generale sarà più nitido e si potranno dare giudizi più attendibili sul cammino della squadra.

Troise è stato molto chiaro in conferenza stampa, annunciando l’inizio di un altro capitolo della storia. “Non ha più senso parlare di vecchi e nuovi giocatori – ha detto. Dopo il mercato è nato un Arezzo diverso, con il livello qualitativo che si è alzato e alternative maggiori per la scelta degli interpreti. Per questo voglio creare connessioni tecniche diverse, senza trascurare quelle che c’erano prima ma lavorando per plasmarne altrettante”.

E’ una dichiarazione d’intenti rilevante, perché sta a significare che le gerarchie create nelle ultime due stagioni, e che grazie ai risultati si erano cristallizzate fino a oggi, adesso tornano in discussione. Gli innesti di Righetti, Santoro, Chierico, Tavernelli, Ogunseye hanno mutato le dinamiche interne e non c’è dubbio che la composizione dell’undici, al netto delle assenze contingenti, avvenga con un ventaglio di opzioni più largo.

Già stasera, l’allenatore lo ha fatto capire, sono attese novità di formazione in tutti i reparti. Ballottaggio aperto anche per il sistema di gioco: 433 o 4231, con l’ipotesi più sfumata di schierarsi con il 352 per mettersi a specchio con il Pontedera. Potrebbe stare fuori uno fra Del Fabro e Gigli, potrebbe stare fuori Coccia, potrebbe stare fuori Guccione per cercare la svolta non più rimandabile in trasferta e gestire anche le energie psicofisiche all’inizio di un tour de force che, come detto, propone tre partite in otto giorni.

Di fronte ci sarà un Pontedera che, come avviene ormai da oltre un decennio, fa della gioventù la sua forza: corsa, agonismo, intensità sono caratteristiche che i granata portano nel dna, unite al valore tecnico di alcuni elementi che andranno limitati per non incappare in brutte sorprese. Tra questi gli attaccanti Italeng e Ragatzu, le mezze ali Ianesi e Ladinetti, il difensore Espeche.

Poco meno di 300 i tifosi amaranto al seguito della squadra allo stadio Mannucci. Dopo le batoste di Pesaro e Pineto, la gente si aspetta un atteggiamento e un risultato differenti. E se li aspetta anche Troise.