Daniele Ragatzu, punto di forza dell'Olbia

I sardi dopo due successi di fila hanno perso in casa il derby contro la Torres con un secco 3-0. Per Greco, 37enne all’esordio da allenatore in prima, un passo falso che “non cambia il percorso verso la salvezza”. In rosa molti elementi del vivaio del Cagliari, nel solco di una collaborazione che dura da anni. Domani probabile 433 con l’alternativa 352. Il centrocampista Dessena (in dubbio per infortunio) e l’attaccante sono i due elementi top

ARRIVA L’OLBIA – Neanche il tempo di leccarsi le ferite per la sconfitta di Pescara che per l’Arezzo è di nuovo campionato. Nel primo turno infrasettimanale della stagione al Comunale sarà ospite l’Olbia, che con 6 punti occupa la quinta posizione in classifica. I sardi sono guidati da questa estate da Leandro Greco, che ha sottoscritto un contratto fino al 2024 con il club di patron Alessandro Marino. Romano, classe ’86, è alla sua prima vera e propria esperienza in panchina dopo che a Bolzano è stato vice di Javorcic e Bisoli e allenatore ad interim degli altoatesini, per 3 giornate, nell’agosto 2022, dopo l’esonero di Zauli. Da giocatore una buona carriera come centrocampista con le maglie tra le altre di Roma, Hellas, Olympiakos e Livorno. Allenatore giovane, preparato tatticamente e tecnicamente, che in queste prime settimane ha cercato di dare coesione e senso di appartenenza ad una squadra ricca, come di consuetudine, di ragazzi sardi.

OBIETTIVO SALVEZZA – Sul mercato il direttore sportivo Tomaso Tatti ha ingaggiato soprattutto giovani. Nel segno della continuità di collaborazione che dura da anni con il Cagliari, ha prelevato dai rossoblù i baby Cavuoti, Zallu e Palomba. Inoltre, tra gli altri, sono arrivati Rinaldi (Parma), Motolese (Bologna), Zanchetta (Spal) e Scapin (Cartigliano). L’obbiettivo stagionale è quello di una tranquilla salvezza, con i play-off che potrebbero essere un premio finale ad un campionato giocato in funzione di valorizzare a pieno l’intera rosa. Gruppo giovane, reduce dalla brutta sconfitta interna nel derby contro la Torres (0-3), arrivata dopo due vittorie consecutive, all’esordio sul Cesena e a Pesaro contro la Vis.

LE SCORIE DEL DERBY – Quella vista in campo nell’ultimo turno è una squadra apparsa in difficoltà fin da subito, abbassando tanto il suo baricentro, consegnandosi quasi all’avversario, senza creare grosse occasioni offensive e che, subita la rete del vantaggio degli ospiti, non è riuscita a reagire. I bianchi non hanno espresso il solito gioco, fatto di costruzione dal basso, fraseggi stretti e ricerca nella trequarti offensiva delle giocate del sempre verde Daniele Ragatzu, leader tecnico dei galluresi. Nel post partita, per cercare di allentare la tensione e le critiche verso i suoi giovani, Greco si è assunto tutte le colpe per la bruciante sconfitta: “Non devo rimproverare nulla ai ragazzi. Una lunga stagione passa anche da queste batoste, lo sapevamo e lo abbiamo messo in conto. Non togliamo lo sguardo da quello che deve essere il nostro percorso. Perdere così il derby pesa, ma sono dei passaggi necessari”.

INIZIO STAGIONE – Ad eccezione del derby, la squadra sarda è apparsa, in questo inizio di stagione, attenta in difesa, dove Bellodi, abile nel gioco aereo grazie alla sua fisicità, detta i tempi. In mezzo Biancu porta qualità, La Rosa (capitano un po’ in disparte in questo inizio) dà equilibrio, Incerti con i suoi centimetri regala prestanza, mentre Dessena con la sua esperienza e grinta cerca di trascinare il reparto. In avanti tanto, se non tutto, passa dai piedi di Ragatzu che con Contini e Nanni, possente attaccante ex Cesena, nazionale di San Marino, forma un trio da prendere con le pinze. Per la sfida del Comunale probabile qualche novità di formazione in nome di un turnover che sarà obbligato per tanti allenatori visto il fitto calendario. In dubbio Dessena, che ha saltato il derby per un problema al ginocchio, e Mordini, per il resto rosa che dovrebbe essere al completo.

il gol di Gori nell’ultimo Arezzo-Olbia

MODULO E FORMAZIONE – Il sistema di gioco più probabile è il 433, con l’alternativa 352. In porta Rinaldi, linea difensiva con a destra Arboleda e sull’out opposto Mordini se recupera, altrimenti spazio a Montebugnoli. Centralmente la coppia formata da Bellodi e dal mancino Motolese, duo fisico ma non troppo veloce, soprattutto nei primi metri. In mezzo dipende tutto da Dessena: se sarà del match è certa per lui una maglia da titolare, altrimenti spazio a Biancu, Zanchetta e La Rosa che dovrebbe essere in vantaggio su Incerti, con Cavuoti pronto a portare qualità a partita in corso. In avanti Nanni come riferimento, che dovrebbe essere preferito a Scapin, con Ragatzu e uno tra Contini o Corti, con il primo favorito, sugli esterni.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono ovviamente Daniele Dessena e Daniele Ragatzu. Il primo è centrocampista classe ’87, originario di Parma, con cui giovanissimo ha esordito in A: uno che in terza serie non ha bisogno di grandi presentazioni visto le oltre 330 presenze in serie A e le 25 in under 21, fermato ai tempi del Cagliari (2016) da un grave infortunio (frattura scomposta di tibia e perone), che lo ha tenuto fuori dai campi per quasi un anno, condizionando la seconda parte della sua carriera. Arrivato nello scorso mercato invernale, è carismatico, grintoso, un trascinatore per i compagni, potente fisicamente, ma con discrete doti tecniche e buona confidenza con la rete avversaria e con gli assist. Daniele Ragatzu, 32 anni da compiere giovedì, è attaccante tra i più prolifici in categoria, capocannoniere lo scorso anno del girone B di serie C con 19 reti. Fermato spesso in carriera dagli infortuni e da un carattere focoso, punta di movimento, generoso anche nel pressare gli avversari, bravo nel dribbling, grande lottatore nonostante un fisico non proprio statuario e dotato di un destro chirurgico. Calciatore di una intelligenza e di una classe davvero sopra la media per la terza serie: in questa stagione una rete, all’esordio, contro il Cesena.

PRECEDENTE – Ultimo precedente tra le due squadre al Comunale risale al 10 novembre 2019 quando gli amaranto si imposero per 2-1 sui sardi grazie alle reti di Gori e Cutolo e gol della bandiera, nel finale, per i bianchi firmato La Rosa.