Luca Castiglia, 35 anni

Per il centrocampista, classe ’89, c’era l’ipotesi di entrare nello staff tecnico di mister Troise ma poi non se n’è fatto nulla. Adesso dovrà decidere se continuare a giocare o dedicarsi a un’altra carriera. Di lui in amaranto resta il ricordo di un uomo spogliatoio capace di segnare all’Ardenza e nel big match di serie D con la Pianese, oltre alla foto che lo ritrae a braccia levate dopo la vittoria nel pollaio di Ponsacco

Sembrano destinate a separarsi le strade dell’Arezzo e di Luca Castiglia. Il centrocampista, classe ’89, ha il contratto in scadenza e quasi certamente non proseguirà in amaranto né come giocatore né come membro dello staff tecnico di Emanuele Troise. Quest’ultima ipotesi era venuta a galla proprio a margine della presentazione del nuovo allenatore ma poi non ha trovato riscontro ed è evaporata.

Arrivato ad Arezzo nell’estate del 2022, Castiglia fu uno dei primi nomi del nuovo corso. E mai acquisto si rivelò più azzeccato, perché la sua stagione in serie D si sviluppò molto al di sopra delle aspettative, che pure erano alte in considerazione del curriculum: per lui 32 presenze, 8 gol e 2 assist, oltre a un rendimento di livello assoluto. Tra le segnature più significative, ci sono quelle al Montespaccato in trasferta all’ultimo secondo, all’Ardenza di Livorno nel clamoroso 4-0 con cui si impose l’Arezzo, al Grosseto su rigore grazie a cui la squadra ribaltò l’iniziale svantaggio e il penalty alla Pianese nel big match del 16 aprile 2023, che di fatto diede il via alla festa per la promozione.

Uomo spogliatoio, vincitore della Perla Amaranto e della Rovesciata d’oro dodici mesi fa, Castiglia è anche il protagonista della foto simbolo del campionato di serie D, che lo ritrae mentre festeggia a braccia levate la vittoria nel pollaio di Ponsacco, in una domenica indimenticabile fatta di pioggia, freddo, vento e fango.

Meno scintillante l’ultima annata, con sole 14 presenze senza gol e un palo colpito su punizione all’ultima giornata contro il Sestri Levante, che poi originò il gol vittoria di Risaliti. Ma da lui, impeccabile nello stile dentro e fuori dal campo, mai una polemica né una parola fuori luogo, con l’interesse della squadra anteposto a quello personale.

Adesso Castiglia deve decidere se continuare ancora per qualche anno a fare il calciatore, considerando che fisicamente sta bene, oppure intraprendere una nuova carriera: non a caso ha già preso il patentino Uefa da allenatore e ha commentato alcune partite delle giovanili con il canale La Giovane Italia. In ogni caso, ad Arezzo lascerà un ottimo ricordo di sé.