la volèe di Castiglia per il 2-2 con la Lucchese

La squadra ha sempre subìto almeno una rete sia in gare amichevoli che ufficiali (tranne una volta) e ne ha sempre segnata almeno una (tranne due volte). E’ il segnale di una stabilità ancora da raggiungere e che, come ha detto Foglia dopo l’eliminazione dalla Coppa, va trovata al più presto

Fabio Foglia in sala stampa, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, è andato dritto al punto: “La delusione c’è, la partita è stata positiva in chiave offensiva mentre la fase difensiva va migliorata. Dobbiamo crescere nei dettagli, questo andazzo va cambiato perché non possiamo concedere tante occasioni da gol agli avversari. Per riuscirci c’è una sola strada: seguire le indicazioni del mister e piano piano subiremo meno”.

Il dato in effetti è costante fin dall’estate. Gli amaranto hanno sempre subìto almeno un gol sia nelle gare amichevoli (uno dal Cosenza, due dal Trastevere, uno dal Figline, uno dal Trestina, uno dal Seravezza, uno dal Gavorrano, uno dall’Aglianese, due dal Latina, unica eccezione la sgambata con la Virtus Francavilla) che in quelle ufficiali (uno dal Rimini, tre dalla Carrarese, tre dal Pescara, uno dall’Olbia, uno dall’Entella, uno dal Pontedera, quattro dalla Lucchese).

E’ il segnale che va corretto qualcosa e anche Indiani, prima della trasferta di Chiavari, lo ammise onestamente. Un po’ dipende dalle caratteristiche della squadra, più portata a costruire che a gestire, e un po’ dalla filosofia dell’allenatore, che ha sempre prediletto segnare un gol in più degli avversari piuttosto che prenderne uno in meno. Non a caso, a far da contraltare, c’è la fase offensiva di cui parlava Foglia. L’Arezzo, a parte le amichevoli con il Cosenza e il Seravezza, è sempre andato a segno: tre gol al Trastevere, tre al Figline, tre al Trestina, due al Gavorrano, due all’Aglianese, uno al Latina e poi due al Rimini, uno alla Carrarese, due al Pescara, uno all’Olbia, due alla Virtus Entella, uno al Pontedera, tre alla Lucchese.

Ciò che manca, guardando i numeri, è un po’ d’equilibrio. Limitando l’analisi a campionato e Coppa, gli amaranto hanno tenuto il risultato a Rimini e Chiavari, mentre si sono fatti raggiungere dall’Olbia, dal Pontedera e dalla Carrarese, che poi ha vinto la partita. Contro Pescara e Lucchese, invece, rimonte e controrimonte si sono alternate.

Considerando il percorso che sta facendo la squadra e lo status di neopromossa, è fisiologico trovarsi in una situazione del genere, in cui pregi e difetti sono ancora sfumati e quasi sovrapposti tra di loro. La Coppa fa testo fino a un certo punto, visto che la linea difensiva era inedita e, probabilmente, resterà un unicum in stagione. Come è vero che Olbia e Pontedera, alla fine, hanno bucato Trombini grazie a un autogol. Ma la stabilità nelle due fasi è sicuramente uno degli obiettivi primari di Indiani in questo momento.