il neo allenatore Marco Gaburro (foto Olbia calcio)

I sardi non vincono da undici partite, non segnano dal 26 novembre e sono reduci da sei sconfitte di fila che li hanno fatti scivolare in penultima posizione. Per questo la società in settimana ha esonerato Greco e chiamato al suo posto Gaburro, reduce dai playoff con il Rimini nella scorsa stagione. Dal mercato sono inoltre arrivati un paio di rinforzi di spessore. Domani probabile cambio modulo: dal 352 al 433, con il centrocampista Dessena e l’attaccante Ragatzu elementi top

CAMBIO IN PANCHINA – Dopo lo stop con il Pescara, trasferta in Sardegna per l’Arezzo che sarà impegnata al Bruno Nespoli contro i padroni di casa dell’Olbia che, con 17 punti, occupano la penultima posizione di classifica. I bianchi, lunedì scorso, hanno sostituito la propria guida tecnica. Leandro Greco, che solo lo scorso 23 ottobre aveva firmato il rinnovo fino al 2025, è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato sulla panchina Marco Gaburro. Originario di Verona, classe ’73, è un allenatore con grande esperienza: per lui oltre 700 panchine tra D e C, dove ha allenato tra le altre Trento, Albinoleffe, Lecco e Rimini, con cui nella scorsa stagione ha raggiunto i play-off. Mister navigato, preparato tatticamente e tecnicamente, predilige un calcio offensivo. Chiamato al capezzale dei “guardiani del faro”, ha il compito di svoltare la stagione che, con il suo predecessore, stava prendendo una brutta piega.

I NUMERI DELLA CRISI – La compagine sarda non vince da undici partite, l’ultimo successo è datato 2 novembre contro il Pineto (1-0) ed è reduce da ben sei sconfitte consecutive, che hanno fatto sprofondare la squadra all’ultimo posto in coabitazione con la Fermana (vittoriosa ieri nell’anticipo di Recanati). In questo periodo senza successi, l’Olbia ha raccolto appena 3 punti, realizzando la miseria di 4 reti (non segna addirittura dal 26 novembre) e incassandone ben 21. Quello che aspetta Gaburro, scelto per cercare un cambio di passo in vista della parte finale del campionato, non sarà un lavoro facile, perché dovrà risollevare in classifica e nel morale una squadra decisamente in difficoltà di risultati ed oltretutto reduce dalla sconfitta nel derby contro la Torres per 1-0.

IL MERCATO – Un aiuto, è almeno quello che sperano club e tifosi, dovrebbe giungere dal mercato. Sono arrivati a vestire la casacca dei bianchi l’esperto centrocampista Schiavone, svincolato dopo la stagione scorsa al SudTirol, l’attaccante ex Perugia Bianchimano, prelevato dal Renate, in passato anche oggetto degli interessi dell’Arezzo, e il baby Scaringi dal Novara, ma di proprietà della Cremonese. Hanno lasciato l’isola il portiere Palmisani, rientrato anzitempo al Frosinone, e Belloni che ha rescisso il suo contratto.

FLESSIONE INARRESTABILE – I numeri per l’Olbia sono decisamente negativi. La squadra è in sofferenza nel reparto difensivo (con 33 reti al passivo solo la Fermana ha fatto peggio) e l’attacco, nonostante giocatori di qualità come Ragatzu, con appena 12 reti è l’ultimo del campionato. La squadra, formata da tanti giocatori sardi, come spesso accade a queste latitudini, ha perso smalto durante la stagione nonostante l’avvio di campionato incoraggiante (erano 8 i punti dopo 5 giornate), che aveva fatto presagire a qualcosa di buono. Nelle ultime partite la squadra non solo non è riuscita a segnare, ma ha faticato tremendamente a concludere verso lo specchio della porta e l’astinenza da gol inizia a pesare come un macigno.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – Nonostante le tante reti subite nell’ultimo periodo, risulta spesso tra i migliori il giovane portiere Rinaldi, sovente decisivo con ottimi interventi. La linea difensiva dovrebbe cambiare modulo, passando da 3 a 4, dove Bellodi, abile nel gioco aereo grazie alla sua fisicità, avrà il compito di dettare i tempi e provare a dare tranquillità ed equilibrio. La mediana, anch’essa in affanno, dispone di giocatori interessanti per la categoria: Biancu è centrocampista di qualità, mentre La Rosa, capitano in disparte in questa stagione, è capace di dare equilibrio; Incerti grazie ai suoi centimetri regala fisicità, infine Dessena è colui che con la sua esperienza e grinta sta cercando di trascinare il reparto. In attacco tanto se non tutto gira attorno a Ragatzu e alle sue qualità. La società si augura di aver trovato fisicità, ma soprattutto gol, con il nuovo arrivato Bianchimano.

l’esultanza dei sardi dopo il pareggio dell’andata

MODULO E FORMAZIONE – Gaburro dovrebbe rivoluzionare a livello tattico la squadra, abbandonando il 352 che Greco utilizzava nell’ultimo periodo, in favore del suo marchio di fabbrica, il 433, con la speranza di trovare subito il bandolo della matassa. Dovrà però rinunciare a Fabbri, Mameli, Boganini, Cavuoti e Corti, tutti alle prese con problemi fisici. Formazione: Rinaldi in porta, linea difensiva con a destra Arboleda e sull’out opposto uno tra Montebugnoli e Mordini, mentre Bellodi e Motolese dovrebbero formare la coppia centrale. In mediana potrebbe essere rilanciato La Rosa, che si giocherà una maglia da titolare con Biancu, per poi comporre il reparto con Schiavone e Dossena. In avanti Ragatzu, Contini e uno tra Nanni e Bianchimano. In caso di atteggiamento più accorto, Gaburro potrebbe rinunciare a un attaccante e inserire un giocatore come Biancu tra le linee e agire con il 4312.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono ovviamente Daniele Dessena e Daniele Ragatzu. Il primo è centrocampista classe ’87, originario di Parma, con cui giovanissimo ha esordito in A. Uno che in terza serie non ha bisogno di grandi presentazioni visto le oltre 330 presenze in serie A e le 25 in under 21. E’ stato fermato ai tempi del Cagliari (2016) da un grave infortunio (frattura scomposta di tibia e perone), che lo ha tenuto fuori dai campi per quasi un anno, condizionando la seconda parte della sua carriera. Arrivato nello scorso mercato invernale, è giocatore carismatico, grintoso, un trascinatore per i compagni, potente fisicamente, ma con discrete doti tecniche e buona confidenza con la rete avversaria e con gli assist. Per lui in stagione 3 gol. Daniele Ragatzu, 32 anni compiuti a settembre, è attaccante tra i più prolifici in categoria, capocannoniere lo scorso anno del girone B di serie C con 19 reti. Fermato spesso in carriera dagli infortuni e da un carattere focoso, è punta di movimento, generoso anche nel pressare gli avversari, bravo nel dribbling, grande lottatore nonostante un fisico non proprio statuario e dotato di un destro chirurgico. Calciatore di una intelligenza e di una classe davvero sopra la media per la terza serie, in questa stagione sembra avere maggiori problemi in fase realizzativa e per il momento è fermo a quota 4 in classifica cannonieri.

ANDATA – All’andata la partita si chiuse sul risultato di 1-1, mentre l’ultimo precedente al Bruno Nespoli risale al 28 ottobre 2018 quando la sfida terminò 0-0.