Stamani la presentazione alla stampa. Classe 2000, origini ghanesi, è nato a Villafranca di Verona e cresciuto nelle giovanili dell’Hellas. Ha firmato fino al 30 giugno ma l’Arezzo ha un’opzione per il rinnovo. Giocherà con il numero 9

Accento veneto e una grande serenità di fronte ai giornalisti. Joseph Ekuban, classe 2000, si è presentato stamani alla stampa e alla piazza, seduto tra il dg Giovannini e il ds Cutolo. Origini ghanesi, nato a Villafranca di Verona, cresciuto nelle giovanili dell’Hellas, ha un fratello di 29 anni, Caleb, che sta facendo bene con il Genoa in serie A.

Lui, una volta uscito dal vivaio gialloblu, ha giocato a Mantova in Eccellenza e poi in Lega Pro con Virtus Francavilla, Fidelis Andria e Monterosi, squadra da cui l’ha prelevato l’Arezzo. Il rendimento è stato altalenante, i gol segnati non molti (6 in tutto, l’ultimo nell’aprile del 2022). Ma Giovannini e Cutolo lo seguivano da un po’, lo considerano un attaccante ancora inespresso e quando hanno dovuto preparare il colpo last minute, hanno scelto lui, facendogli firmare il contratto fino al 30 giugno ma tenendosi un’opzione per il rinnovo. Ekuban ha preso la maglia numero 9, ereditata da Kozak che non ha avuto una gran fortuna in amaranto.

“In questi primi giorni è andato tutto bene, più di quanto mi aspettavo – ha detto stamani. Questa è una piazza importante che ti dà grandi stimoli e ti fa venire voglia di scendere in campo. Compagni e staff sono il top, mi hanno fatto sentire il benvenuto e devo ringraziare soprattutto Mawuli che mi sta dando una grande mano. Per la mia carriera si tratta di un crocevia fondamentale: voglio rimettermi in gioco e cogliere questa occasione. Poi con il tempo vedremo, sono a disposizione dei compagni e del mister. Cercherò di dare il massimo con la speranza di restare qui il più a lungo possibile. In attacco posso essere impiegato ovunque sia nel 433 che nel 4231, ho fatto anche l’esterno nel settore giovanile. Ho giocato nel 352 da sotto punta e da prima punta, non ho problemi di collocazione. Voglio ringraziare due allenatori: mister Taurino perché tatticamente a Francavilla mi ha fatto crescere molto, mi ha insegnato come stare in campo. E poi mister Menichini a Monterosi”.