Giacomo Filippi nuovo allenatore giallorosso

I marchigiani non vincono dal 12 novembre e sono reduci da 5 sconfitte consecutive (9 nelle ultime 10 giornate): la striscia negativa è costata l’esonero a mister Pagliari, avvicendato proprio in settimana con l’ex vice di Boscaglia. Domani al Comunale probabile 352 con il centrocampista Carpani e l’attaccante Sbaffo giocatori top. In dubbio il centravanti Melchiorri

CRISI GIALLOROSSA – L’Arezzo torna al Comunale per la delicata sfida alla Recanatese, che con 24 punti occupa la diciottesima posizione. La compagine marchigiana è in crisi nera: non vince dallo scorso 12 novembre (4-1 all’Olbia), nelle successive 13 partite ha raccolto la miseria di 3 punti ed è reduce da 5 sconfitte consecutive, ben 9 nelle ultime dieci gare di campionato. Questa serie di risultati negativi è costata la panchina a Giovanni Pagliari, a Recanati dal febbraio 2021, con cui aveva ottenuto con la promozione in serie C e la vittoria dello scudetto Dilettanti, che tra l’altro ha salutato e ringraziato con una bella lettera nonostante l’esonero.

CAMBIO IN PANCHINA – Al capezzale dei giallorossi è stato chiamato Giacomo Filippi, che ha vinto in volata la concorrenza di Alessandrini. Classe ’75, originario di Partinico, vanta una buona carriera come difensore in C con le maglie tra le altre di Treviso, Taranto, Foggia e soprattutto Trapani, di cui è stato il capitano della storica cavalcata dalla D alla B. Nel 2013, appesi gli scarpini al chiodo, inizia l’avventura in panchina come vice di Roberto Boscaglia a Trapani, Brescia, Novara, Entella e Palermo. Proprio in Sicilia, nel febbraio 2021 diviene primo allenatore dopo l’allontanamento proprio di Boscaglia. Chiude la stagione in zona play-off, venendo eliminato però al primo turno. Resta sulla panchina rosanero anche la stagione successiva ma è esonerato prima di Natale con la squadra quinta in classifica. Nell’estate 2022 diventa l’allenatore della Viterbese ma a novembre, dopo tredici gare, viene sollevato dall’incarico. Preparato a livello tecnico, è un buon motivatore, predilige le squadre “operarie” e pratiche: è stato voluto alla Recanatese da un suo ex compagno di squadra a Trapani, ovvero il direttore tecnico Francesco Cianni.

LA PAURA – Quello che aspetta Filippi, scelto per cercare un cambio di passo in vista della parte finale del campionato, non sarà un lavoro facile, perché dovrà risollevare in classifica e nel morale una formazione decisamente in difficoltà di risultati e oltretutto reduce pesante sconfitta casalinga contro il Rimini per 1-4: al termine la squadra è stata fischiata e contestata dai propri sostenitori, con il tifo organizzato che aveva già lasciato il Tubaldi prima del triplice fischio. In questo periodo senza vittorie, la formazione di patron Adolfo Guzzini ha dato dimostrazione di essere poco lucida a livello di gioco e idee, con una classifica diventata adesso decisamente brutta, che sta pesando tanto a livello mentale su un gruppo, ad eccezione di alcuni elementi, abbastanza giovane per la categoria. La Recanatese ha dato l’idea di essere impaurita, commettendo errori evitabilissimi.

MERCATO – I numeri di queste ultime giornate sono la cartina al tornasole del momento della Recanatese. Se a livello realizzativo la squadra bene o male è riuscita a tenersi a galla (12 reti messe a segno nelle ultime dieci giornate), ha però subìto tanti, troppi gol, ben 26. Un freno a questa emorragia di risultati era stato cercato anche sul mercato, chiudendo diverse operazioni sia in entrata che in uscita. Erano arrivati a vestire la maglia giallorossa i difensori Pelamatti (Torres), Allievi (Rimini), Shiba (Sudtirol), Raimo (Carrarese) e Rizzo (Turris), il centrocampista Fiorini (Foggia ma di proprietà della Fiorentina) e gli attaccanti Ahmetaj (Bari, prima parte della stagione a Monopoli), Mazia (Brindisi, via Bologna) e Guidobaldi (2004 di rientro dalla Fiorentina). Hanno lasciato la società Senigagliesi (Samb), Giampaolo (Ancona), Ricci (Turris) e Quacquarelli (Rimini).

PUNTI DI RIFERIMENTO – Tornando al calcio giocato, come detto in precedenza la difesa è il reparto maggiormente in difficoltà, che soffre tanto sui calci piazzati e in generali sui palloni alti, con frequenti errori di marcatura e di posizionamento. La mediana si affida a Carpani, cuore e anima della squadra, sempre l’ultimo ad arrendersi e in attacco, vista l’assenza nelle ultime giornate di Melchiorri, in dubbio anche per gara del Comunale, tanto se non tutto è sulle spalle di capitan Sbaffo.

Mawuli contro Sbaffo nel match di andata

MODULO E FORMAZIONE – Recanatese che dovrebbe presentarsi con il 352, marchio di fabbrica del nuovo allenatore, che prima della sfida agli amaranto avrà a disposizione solo pochissimi allenamenti per conoscere la squadra. Inoltre fino all’ultimo avrà il grande dubbio della presenza o meno del “cigno di Treia”, mentre paiono certe le assenze di Egharevba e Manè. Dunque: Meli tra i pali, anche se non è del tutto escluso che una chance possa essere data al suo vice Massolo. Linea difensiva con Shiba, Allievi e probabilmente il reintegrato Ferrante, che con Pagliari era finito fuori lista, che dovrebbe essere preferito ai vari Pelamatti, Veltri e Perretti. Sugli esterni a destra ballottaggio aperto tra Rizzo e Longobardi e sull’out opposto Raimo. A centrocampo dovrebbero agire Fiorini, Morrone e Carpani, mentre in attacco Sbaffo e Melchiorri se recupera, altrimenti spazio ad uno tra Ahmetaj o Lipari. Non è del tutto impensabile, se la punta ex Perugia non fosse della partita, l’avanzamento di Carpani come punta d’appoggio a Sbaffo, con l’inserimento di Prisco in mediana.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Gianluca Carpani e Alessandro Sbaffo. Il primo è centrocampista classe ’93, originario di Ascoli, ex di tra le altre di Fano e Montevarchi. Alla seconda stagione in giallorosso è mezz’ala che può giostrare senza grossi problemi anche davanti alla difesa o da trequartista. Buona facilità di corsa, ottimi tempi d’inserimento e movimenti senza palla, temibile quando arriva alla conclusione. Agonista, lottatore, lo scorso anno capace addirittura di andare in doppia cifra (10 reti), in questa stagione è a quota 8 realizzazioni, l’ultima martedì scorso al Rimini, ed è il cannoniere dei suoi. Alessandro Sbaffo è il capitano e leader carismatico della Recanatese. Classe 1990, originario di Loreto, eclettico trequartista, con un passato nelle fila di Piacenza, Ascoli, Reggina, Chievo, Albinoleffe, che tra l’altro, nel 2011, venne coinvolto in un inchiesta sul calcio scommesse, per un tentativo di combine della partita Livorno e Piacenza che gli costò ben 16 mesi di squalifica e 100 mila € di multa, facendogli perdere per intero la stagione 2012-13. E’ nipote di Gastone Ballarini, entrato nella storia del calcio italiano come primo portiere di riserva ad entrare in campo a partita in corso in seria A, nella sfida tra Juve e Foggia nel settembre1965. “Il Re Leone” come lo chiamano affettuosamente a Recanati è giocatore esperto, che nel suo curriculum ha anche 2 presenze in A, quando vestiva la maglia del Chievo, e 130 gettoni In B. Strutturato fisicamente, bravo a livello tecnico, forte nel gioco aereo, è determinato e combattivo, in carriera ha sempre dimostrato una buona capacità di segnare (in stagione è a quota 7) e fornire assist (già 6 in campionato).

PRECEDENTI – All’andata la sfida si chiuse sul 2-0 per i marchigiani, mentre l’ultimo precedente al Comunale risale al 5 novembre 1995 quando l’Arezzo di Cosmi si impose per 1-0 grazie ad una rete di Marco Di Loreto.