Emilio Dierna, ex amaranto e capitano del Gavorrano, a colloquio con l'arbitro

La società punta al salto di categoria come l’anno scorso, quando vinse la Coppa Italia dilettanti. In panchina confermato Bonura, che domenica si presenterà al Comunale con il suo 433. Il centravanti Marcheggiani e il talentuoso Khribech, tesserati in estate, gli elementi più pericolosi. In difesa l’ex amaranto Dierna. In cinque precedenti con l’Arezzo, i maremmani non hanno mai perso

GAVORRANO AMBIZIOSO – Seconda giornata ed è già tempo di big match. Domenica al Comunale è in arrivo una delle favorite alla vittoria finale di questo campionato, ovvero il Follonica Gavorrano. La società è relativamente giovane, nata nel 2019 dalla fusione delle due società della provincia di Grosseto. Il club, anche dopo la nuova strutturazione, è sempre in mano alla famiglia Mansi (proprietaria del gruppo Solmar, società che opera nella produzione dell’acido solforico), con alla presidenza, dal 2011, l’uomo di fiducia Paolo Balloni. Nella stanza dei bottoni, nel ruolo di direttore generale, ormai da quasi un decennio, Filippo Vetrini.

ROSA RINNOVATA – Il dirigente ha decisamente rinnovato la squadra che lo scorso anno ha vinto la Coppa Italia ed estromesso l’Arezzo dai play-off, cambiando decisamente pelle, soprattutto in attacco. Via Giustarini, Liurni, Tiganj e Sylla, la società maremmana ha puntato forte su un bomber di certificata efficacia in categoria come Francesco Marcheggiani (’91), oltre 160 reti in carriera, 15 lo scorso anno tra Rieti e Ostia. Assieme a lui in avanti sono arrivati il giovane Alessandro Discepolo (’02) dal Lornano Badesse, l’ex Sangio Alessandro Polo (’01), Davide Lo Russo (’96) da Ostia e soprattutto l’estroso Walid Khribech, ingaggiato dal Trestina, mentre interessante in difesa l’arrivo del centrale mancino Giorgio Diana, ex Serravezza. Inoltre la società di patron Mansi ha visto la partenza di alcune bandiere del club come Giulio Grifoni, accasatosi alla Pianese, di Fabrizio Lo Sicco, passato al Pineto e di Leonardo Bruni, arrivato quiad Arezzo. Invece riconfermati capitan Dierna, il portiere Ombra, il centrale Ampollini e la mezz’ala Origlio.

BONURA SENZA ORIGLIO SQUALIFICATO – Come la scorsa stagione, saldo al suo posto in panchina mister Marco Bonura. Nativo di Milano, classe ’79, una buona carriera da giocatore alle spalle, è allenatore a cui piace un calcio propositivo, fatto anche di pressing e ripartenze veloci. La società come ogni anno è ai nastri di partenza per essere protagonista, non nascondendo le proprie ambizioni. L’inizio della stagione però ha visto i biancorossoblù uscire dalla Coppa per mano dell’Orvietana (2-3), mentre all’esordio in campionato è arrivato il pronto riscatto. I maremmani si sono imposti abbastanza agilmente contro il Tau (3-1), grazie alla rete su rigore di Marcheggiani ed alla doppietta di Khribech. Quella messa in campo domenica scorsa è stata una prestazione autoritaria e maiuscola, con la nota negativa dell’espulsione nel finale di Origlio, uno dei cardini della formazione grossetana.

MODULO E CARATTERISTICHE – Il Gavorrano è compagine di qualità per la categoria, con un’età media abbastanza bassa e una difesa forte sulle palle alte, grazie alla fisicità dei suoi centrali, che però può andare in difficoltà se presa tra le linee e in velocità. La squadra nell’impostazione del gioco ricorda tanto quella dello scorso anno, con i terzini bravi ad accompagnare la manovra, cercando spesso la sovrapposizione e il fondo per andare al cross. In mediana tanto passa per i piedi del baby Del Rosso (’02), mentre è parecchia la qualità in attacco con un giocatore molto temibile, Marcheggiani, dentro gli ultimi sedici metri. Per la sfida del Comunale, certa l’assenza dello squalificato Origlio. Gavorrano in campo con il solito 433. Ombra tra i pali (’02), linea difensiva con a destra Macchi (’04) e Fremura (’01) sull’out opposto, centralmente Dierna e Ampollini favorito su Diana. In mediana Del Rosso a dettare i tempi (’02), ai suoi fianchi Barlettani (’03) e uno tra Giunta e Emanuele Menghi. In attacco sulle fasce Khribech e Lorusso, come terminale offensivo Marcheggiani.

Marco Bonura, allenatore dei maremmani

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere sotto osservazione sono proprio gli autori dei gol di domenica scorsa, ovvero Walid Khribech e Francesco Marcheggiani. Il primo è un classe ’95, originario di Casablanca (Marocco), forse il più talentuoso della truppa di Bonura, mancino, rapido, bravo al dribbling, discreto sotto porta, abile a destreggiarsi sugli esterni ma anche dentro al campo, estremamente fantasioso, bravo anche come rifinitore. Tra i suoi difetti, un rendimento incostante e un individualismo a volte troppo marcato nel tenere palla. Marcheggiani, punta centrale nato nel 1991 a Terni, è attaccante con uno score importante in D, che in carriera ha calcato anche i campi della C, con un bottino di reti però decisamente inferiore. Punta non troppo strutturata, ma abbastanza tecnica ed estremamente abile in area di rigore, rigorista, soffre la marcatura rigida.

PRECEDENTI – Il Gavorrano è una squadra contro cui l’Arezzo non ha mai vinto, con l’ultimo precedente tra le due formazioni risalente allo scorso 21 maggio, quando, nella semifinale play-off, i grossetani si imposero con un secco 2-0 grazie alla rete di Giustarini e all’autogol di Biondi.