Prodotto da Erreà Sport, è stato presentato stamani: composto da 14 pannelli, ha una struttura termosaldata e mantiene standard elevati in qualsiasi condizione climatica. E’ dedicato all’ex presidente della Figc, fondatore della serie C, Artemio Franchi
Erreà Sport, in sinergia con la Lega Pro, ha ufficializzato stamani il lancio di Artemio, un pallone che unisce in maniera impeccabile identità e tecnicità, garantendo un’esperienza unica ed esclusiva nel mondo del calcio.
Artemio è composto da 14 pannelli, di cui 6 a forma romboidale che richiamano il celebre marchio di Erreà. Questa struttura distintiva non solo conferisce un aspetto accattivante, ma migliora anche le prestazioni sul campo. La struttura termosaldata dei pannelli è composta da un nucleo multi-strato che include uno strato di schiuma poliuretanica a bassa densità di 4 mm e 4 strati di tele di poliestere. La superficie esterna testurizzata HEXA 1.2 garantisce una sensibilità elevatissima e una risposta esplosiva al tocco del piede dei calciatori. Inoltre, questa costruzione avanzata consente al pallone di mantenere le sue proprietà in qualsiasi condizione climatica, offrendo performance ottimali su tutti i terreni, sia in erba naturale che sintetici di nuova generazione.
La certificazione Fifa Quality Pro garantisce la qualità e la capacità di soddisfare gli standard più elevati del calcio professionistico, consentendone l’utilizzo in tutte le competizioni professionistiche a livello europeo e mondiale.
La grafica si ispira alle maglie Erreà degli anni ’90 rivisitata in modo moderno utilizzando i colori fucsia e ciano, creando così un aspetto contemporaneo che fonde originalità e attualità. La scelta di adottare un disegno dallo stile retrò è motivata dalla volontà di suscitare l’interesse e l’entusiasmo dei tifosi di calcio, richiamando un’epoca passata e riportando alla mente emozioni e ricordi legati a un periodo d’oro per questo sport.
Il nome è un chiaro tributo a Artemio Franchi (Firenze, 8/1/1922 – Siena 12/8/1983), un illustre dirigente calcistico italiano che, grazie alle sue innovative idee, nel 1959 fondò la serie C, allora conosciuta come Lega Nazionale semiprofessionisti, di cui divenne presidente. Egli diede inizio all’università del calcio a Coverciano, dove il centro tecnico federale, voluto dal marchese Luigi Ridolfi, fu ampliato e divenne la sede degli azzurri. Come presidente della FIGC dal 1967 al 1976, l’Italia vinse l’Europeo del 1968 e ottenne un secondo posto in Messico nel 1970. Franchi continuò a guidare la Federazione dal 1978 al 1980. Fu anche il numero uno dell’UEFA dal 1973 e il vicepresidente della FIFA dal 1974. Organizzò il Campionato Europeo in Italia nel 1980 e durante il suo mandato come massimo rappresentante dell’organismo calcistico mondiale, l’Italia vinse la Coppa del Mondo in Spagna nel 1982. Artemio Franchi ha rappresentato un’idea di progresso per l’Italia, un simbolo di un’Italia che, grazie alle sue nomine all’UEFA e alla FIFA, poteva essere una guida per l’Europa e il mondo. È stato l’unico dirigente italiano capace di raggiungere tali altezze nel mondo dello sport, facendosi valere per ciò che rappresentava. La sua visione gli permise di anticipare le grandi trasformazioni nel calcio italiano e internazionale.
Come nella scorsa stagione, sul pallone è stato inserito un QR Code speciale attraverso il quale la Lega Pro potrà fornire informazioni esclusive, offrendo la possibilità di ricevere e condividere notizie e aggiornamenti. Grazie alla tecnologia e alla lettura da parte di cellulari e smartphone, gli utenti potranno facilmente e rapidamente accedere a contenuti digitali dedicati, creando un collegamento attivo tra le realtà offline e online.
Il nuovo pallone Artemio sarà utilizzato esclusivamente durante il campionato 2023/2024, offrendo una nuova dimensione di gioco e prestazioni superiori per i giocatori professionisti.