Trombini, Damiani, Gaddini: giovani in evidenza

I casi di Trombini, Damiani, Gaddini sono emblematici: rischiavano di trovare poco spazio, invece Indiani è riuscito a valorizzarne le qualità e la società li ha blindati contrattualmente. Il portiere ha rinnovato fino al 2025, l’Udinese si è tenuta la recompra da 200mila euro sul mediano, l’attaccante è vincolato fino al 2026. Secondo il sito specializzato Transfermarkt, le quotazioni di mercato sono tutte salite. Il valore più alto è quello di Donati (400mila euro), in prestito dall’Empoli, che l’Arezzo vuole trattenere anche l’anno prossimo

Se c’è una cosa che non si può rimproverare a Paolo Indiani è di snobbare i giovani. Quando si presentò ad Arezzo, spiegò che la carta d’identità non era un requisito primario per scegliere la formazione. Sembrava la classica frase fatta, invece diceva la verità. In D i regolamenti obbligano a utilizzare sempre, per tutti i 90 minuti, almeno 4 under. E in C far giocare dall’inizio al fischio finale almeno tre giocatori nati dopo il 2001 porta soldi grazie al minutaggio. Ma la sensazione, quasi certezza, è che i giovani con Indiani avrebbero trovato spazio lo stesso.

Merito anche della società, ovviamente, che ha messo a disposizione del tecnico ragazzi di valore e di prospettiva. Non tutti hanno assorbito alla stessa maniera il salto di categoria, tant’è che Poggesi e Zona a gennaio sono stati ceduti in prestito a Pro Sesto e Messina per consentire a entrambi di giocare di più (obiettivo centrato per Poggesi, meno per Zona).

Paolo Indiani, seconda stagione in amaranto

Gli altri, in una stagione che per molti di loro era quella del debutto tra i professionisti, hanno più o meno stabilmente trovato impiego e le rispettive quotazioni di mercato sono lievitate. Sotto questo aspetto il turn over di Indiani, profondo e massiccio, ha avuto effetti benefici, bilanciando gli inevitabili scompensi che si registrano quando si cambia costantemente l’undici di partenza.

I casi emblematici sono tre. Luca Trombini, classe 2001, avrebbe dovuto fare il dodicesimo alle spalle di Daniele Borra, più esperto e scafato di lui. Poi le cose sono andate in un’altra maniera e il portiere della promozione in C ha conservato il posto da titolare: 25 presenze su 31 (6 partite saltate per infortunio), poche defaillances, un miglioramento evidente in termini di personalità e nel gioco con i piedi, lunghi periodi di imbattibilità (l’ultimo, legato alle gare interne, interrotto domenica dopo 404 minuti). La società gli ha prolungato il contratto fino al 2025 e il suo valore attuale, secondo il sito specializzato Transfermarkt, è passato dai 75mila euro del suo arrivo in amaranto ai 100mila di dicembre (ultimo aggiornamento).

Idem dicasi per Mattia Damiani, classe 2003, centrocampista prelevato in prestito nell’estate 2022 dall’Udinese. Il ragazzo ha avuto un ottimo impatto con il calcio dei grandi e dopo la promozione in C ha firmato un quadriennale con l’Arezzo: l’accordo prevede che al termine della stagione 2024/2025 il club friulano potrà esercitare il diritto di recompra ad una cifra prestabilita e che si aggira sui 200mila euro. Damiani per ora ha messo insieme 21 apparizioni, 12 delle quali da titolare, e negli ultimi due mesi il suo rendimento è cresciuto in modo esponenziale, tant’è che su di lui hanno messo gli occhi alcuni club di B (Como e Cremonese su tutti).

Francesco Donati, terzino di proprietà dell’Empoli

Infine Mattia Gaddini, classe 2002, attaccante esterno, miglior cannoniere amaranto in serie D (8 reti) nonostante gli infortuni che lo hanno tenuto ai box per mesi. Ha cominciato in sordina quest’anno, ha dovuto prendere confidenza con la categoria, ritrovare condizione fisica e mentale. Indiani l’ha buttato dentro anche quando le prestazioni non erano granché, segnali di fiducia che fanno bene quanto i gol. Gaddini per ora ne ha segnati 3 in 26 apparizioni, 14 delle quali dal primo minuto. Facilità di corsa, velocità, tiro secco e potente ne fanno un prospetto interessante che l’Arezzo coltiva con cura, come dimostra il contratto triennale, con scadenza 30 giugno 2026, che prevede una opzione per il quarto anno in favore dell’Arezzo da esercitare entro il 31 dicembre di quest’anno. Anche per lui il valore attuale è di 100mila euro.

E poi ci sono i 2001 Masetti e Montini, il 2003 Bianchi, anche il 2000 Lazzarini: tutti calciatori di proprietà dell’Arezzo che, con rendimenti diversi, stanno vedendo il campo regolarmente. In rosa figurano pure Donati (2001 dell’Empoli), Coccia (2002 del Modena) e Renzi (2004 dell’Empoli) che però sono in prestito e che, in teoria, a luglio rientreranno alle rispettive società, anche se il dg Giovannini non ha mai fatto mistero di volerli trattenere tutti. Donati, non a caso, secondo Transfermarkt è il giocatore amaranto con il valore più alto: 400mila euro.