Tony Tiong (foto Ancona Today)

Il club dorico potrebbe precipitare nei dilettanti per la terza volta negli ultimi 14 anni: nel 2010 ripartì dall’Eccellenza, nel 2017 addirittura dalla prima categoria. Il patron malese non si trova, il Milan attende sviluppi per iscrivere la squadra B

L’Ancona rischia di non iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro a causa del mancato pagamento degli stipendi di marzo e aprile ai tesserati, un pagamento che doveva essere bonificato entro la mezzanotte e che invece sembra non sia arrivato.

Nella sede della società biancorossa in via Schiavoni, secondo quanto riporta l’Ansa, ieri sera è arrivato anche il sindaco Daniele Silvetti che si sta adoperando per salvare il salvabile: ha inviato anche un messaggio al patron malese Tony Tiong ma non ha avuto risposta. Al momento la società è in regola con la fideiussione ma non con il pagamento degli stipendi. Nel pomeriggio si era dimesso dall’incarico anche il responsabile della comunicazione Paolo Papili.

Quando si è diffusa la notizia, molti tifosi biancorossi si sono radunati davanti alla sede: alcuni rappresentanti dei gruppi della nord sono entrati all’interno dell’edificio e sarebbero stati causati alcuni danni. Un clima tesissimo che ha reso necessario l’intervento della polizia.

Tony Tiong, imprenditore malese, è nipote di Tiong Hiew King, fondatore del gruppo Rh, eletto da Forbes come il 16esimo uomo più ricco della Malesia e in posizione numero 1999 nella classifica mondiale, con un patrimonio di circa 1,3 miliardi di dollari. Tony, laureato all’università di Melbourne, è amministratore delegato dell’attività del nonno e si occupa di esplorazione, sviluppo e produzione di risorse minerarie non petrolifere e gas.

Per l’Ancona, se la Covisoc accerterà che la scadenza del 4 giugno non è stata rispettata, si profila il ritorno tra i dilettanti per la terza volta negli ultimi 14 anni: nel 2010 i dorici ripartirono dall’Eccellenza, nel 2017 addirittura dalla prima categoria. Nel 2021 la fusione con il Matelica, allora in serie C, consentì all’Ancona di riconquistare il professionismo.

Tutte in regola, almeno per adesso, le domande d’iscrizione degli altri 59 club di serie C. In caso di fallimento per l’Ancona, il suo posto verrebbe preso dal Milan under 23.