Chierico e Righetti nella lista degli indisponibili dopo Sassari, mentre Chiosa e Tavernelli sono recuperati. Del Fabro e Settembrini verso una maglia da titolari, in attacco c’è ballottaggio per un posto da esterno. Anche Buscè alle prese con le assenze: Rimini che balla tra 442 e 352. Gli amaranto hanno vinto gli ultimi 5 scontri diretti interni con i romagnoli, che il Comunale l’hanno espugnato una volta sola nella storia
Quattro vittorie nelle ultime cinque giornate hanno lanciato l’Arezzo verso le posizioni di vertice della classifica. E il colpaccio di Sassari ha dato un ritocco di sostanza a questa parte iniziale di stagione. Adesso c’è da trovare la giusta continuità di prestazioni oltre che di risultati e la partita con il Rimini sembra fatta apposta per togliere gli ultimi veli alla squadra. Di certo non è stata una settimana baciata dalla sorte: gli infortuni hanno tolto di mezzo Righetti e Chierico, due dei più in forma, che sono andati ad aggiungersi alla lista degli indisponibili che già comprendeva Masetti, Montini e Damiani.
Troise, lo ha detto lui stesso in conferenza stampa, dovrà inventarsi qualcosa per sopperire alle assenze. E’ vero che se si coltivano ambizioni bisogna riuscire a tamponare gli imprevisti, ma la situazione si è fatta ingarbugliata. In ogni caso, le alternative ci sono e il Rimini, in questa disgraziata partita delle infermerie affollate, non sta troppo meglio: Malagrida è fuori, Chiarella idem e proprio oggi Buscè ha annunciato che si sono fermati pure De Vitis e Cioffi, con Bellodi out per squalifica. Insomma, sia di qua che di là gli allenatori saranno costretti a rimettere mano alla formazione.
L’Arezzo dovrebbe ripartire dal 433, con Lazzarini, Del Fabro, Gigli e Coccia che formano il quartetto più probabile in difesa. A meno che Chiosa, finalmente recuperato al cento per cento, non venga schierato dall’inizio. In mezzo al campo Mawuli è avanti a Santoro per il ruolo di play, con Renzi e Settembrini intermedi. Davanti giocherà Ogunseye, reduce dalla doppietta sarda, con Pattarello a destra e Tavernelli a sinistra. Quest’ultimo ha smaltito l’influenza ed è un elemento che Troise apprezza molto, anche se Guccione in panchina per la seconda volta di fila sarebbe una notizia.
Buscè invece deve scegliere se confermare il 442 utilizzato nelle ultime uscite, comprese le gare vittoriose di Perugia e Ascoli, oppure fare di necessità virtù e ridisegnare la squadra con un 352 più abbottonato per tamponare le assenze, il fattore campo e la qualità amaranto. Il Rimini ha un portiere eccellente come Colombi, diverse giocatori esperti a cominciare da Megelaitis e in attacco un aretino come Parigi che vivrà una domenica speciale, scortato da familiari e amici sulle tribune. Il centravanti del Rimini sarà un ex come il difensore amaranto Gigli (reduce da due stagioni in biancorosso) e mister Troise, che fino a pochi mesi fa sedeva sulla panchina dei romagnoli.
L’Arezzo ha conquistato in casa 9 dei suoi 15 punti, il Rimini ne ha messi insieme 8 su 11 in trasferta. Troise ha la miglior difesa interna del girone e Buscè l’attacco più prolifico fuori casa. Gli amaranto hanno vinto gli ultimi 5 scontri diretti al Comunale con i biancorossi, che il colpaccio l’hanno fatto solo una volta nella storia nel 1997. Anche i numeri dicono che si profila una partita spettacolare.