Costanza Razzolini

Intervista al capitano delle amaranto che domenica sono tornate alla vittoria. Dopo tre sconfitte consecutive, con soli due gol segnati e 10 incassati, l’Arezzo ha rialzato la testa e adesso si appresta a preparare la sfida contro la Ternana capolista e a punteggio pieno. “Vogliamo fare una super prestazione e continuare la nostra crescita. Mi sento una guida e darò tutto per questo gruppo. L’infortunio è alle spalle, cercherò di ritrovare la migliore condizione a suon di gol”

Costanza Razzolini, classe ’97 e capitano della squadra, sta rientrando da un problema fisico che l’ha tenuta fuori dai campi di gioco nelle prime partite. Nella scorsa stagione ha segnato 13 gol contribuendo all’ottimo finale di campionato. Nel corso della sua carriera con l’Acf Arezzo, tra campionato e Coppa Italia, l’attaccante fiorentina ha realizzato 91 reti in 175 partite ufficiali. Al termine della stagione 2022/2023 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Chimera Amaranto”, assegnato dal Museo Amaranto. Un punto fermo della rosa, che continua a vedersi ancora per molto tempo con questa maglia, magari come detto da lei stessa, fino alla fine della sua carriera.

Costanza, una vittoria che ci voleva per risollevarsi da un periodo difficile.

Si, direi che era proprio quello che ci voleva dopo un periodo non molto fortunato. Sono tre punti che ci danno sollievo nonostante avessimo avuto un buonissimo inizio di stagione, poi un calendario difficile e un pizzico di sfortuna hanno fatto emergere qualche nostra lacuna. Ci siamo subito compattate, abbiamo cercato di capire cosa poter migliorare concentrandoci sui nostri punti di forza e direi che la gara di domenica lo ha ampiamente dimostrato. Non era facile perché la Res Roma è stata un ottimo avversario, oltretutto il campo non ci permetteva di giocare molto la palla a terra, infatti ne è scaturita una gara molto fisica decisa da palle ferme. Volevamo vincere a tutti i costi e ci siamo riuscite meritatamente.

Razzolini con il presidente Anselmi

Hai pure segnato la tua seconda rete in campionato. State avendo più difficoltà a segnare rispetto agli scorsi anni. Perché?

Personalmente posso dire che la mia stagione è iniziata con un po’ di ritardo a causa di un infortunio e che quindi non ho potuto aiutare la squadra fin da subito. Sicuramente in tante gare non abbiamo concretizzato quanto di buono avevamo creato, è un problema che spesso ci portiamo dietro. Domenica a Subbiano paradossalmente abbiamo segnato due reti su rigore, potevamo fare meglio. Mi sto concentrando sul recupero della mia condizione fisica e ovviamente spero di segnare le reti che serviranno ad aiutare la squadra.

Come definiresti il momento dell’Acf?

Credo che ci stiamo assestando tatticamente: domenica abbiamo cambiato qualcosa nella pressione in avanti uomo su uomo. Purtroppo nelle ultime gare questa era venuta meno e con la Res Roma siamo partite più basse, cercando di tenere il campo e di sfruttare al meglio le ripartenze. Siamo molto contente di non aver subito gol, cosa che nelle ultime gare era sempre successa. Credo che questo sia un momento in cui siamo più consapevoli della nostra forza, lo dimostra la bella partita che abbiamo fatto in Coppa contro la Fiorentina e che poi abbiamo confermato in campionato domenica. Ho tanta fiducia in noi e credo che potremo migliorare la classifica dello scorso anno.

Adesso c’è la Ternana, prima in classifica con nove vittorie in altrettante partite. Cosa serve per fare l’impresa?

Sarà una partita divertente, stimolante ed emozionante. Sono le prime della classe e fino ad ora non hanno sbagliato nulla. Questo deve caricarci e spingerci oltre i nostri limiti. Dobbiamo fare in primis la prestazione, poi vediamo quanti punti riusciremo ad ottenere, l’importante è dare tutto e non guardare tanto la classifica poiché fortunatamente non siamo in una situazione che ci richiede di fare punti a tutti i costi. La Ternana è una squadra forte che lotterà fino alla fine per salire in serie A, mentre noi dovremo vendere cara la pelle. Non vediamo l’ora di giocare.

Spesso ti vediamo svariare molto là davanti, in quale zona di campo ti trovi meglio?

Il ruolo naturale in cui mi trovo meglio è quello del centravanti, poi però gioco e cerco di adattarmi ovunque mi chieda il mister. Dentro l’area di rigore mi sento a mio agio e da lì posso muovermi e svariare in altre parti del campo per non dare troppi punti di riferimento agli avversari.

Quali sono i compiti che mister Leoni ti chiede?

Chiede, non solo a me, di iniziare la pressione sui difensori avversari per indirizzarli verso una zona di campo per poi cercare di recuperare palla il prima possibile e andare a far male, perché noi attaccanti siamo i primi difensori e questo deve essere il primo compito che abbiamo quando non abbiamo la palla. In fase offensiva nulla di particolare, se non di dare sfogo e libertà alle nostre qualità.

Sei la veterana del gruppo, oltre che capitano da due anni. Che legame hai stretto con questo club?

Ormai sono due anni che ho ereditato la fascia di capitano e ne sono molto orgogliosa, questo club per me rappresenta casa e il legame che ho stretto con le compagne, il presidente e lo staff è qualcosa di unico. Sento tanta fiducia, ho tutto ciò che mi serve per esprimermi al meglio e in qualità di veterana cerco di far capire alle nuove arrivate quanto sia importante giocare qui. Vorrei chiudere ad Arezzo la carriera perché sarebbe una conclusione perfetta dopo sette anni e ancora qualcun altro da giocare.

Dove arriverà l’Acf a fine stagione?

Cerco di rimanere con i piedi per terra e ti dico che le prime 10 posizioni sono assolutamente alla nostra portata. Vogliamo migliorare il piazzamento della scorsa stagione e crescere ancora di più come rosa e come società, sicuramente non siamo da serie A ma non vogliamo nemmeno parlare di salvezza.