(foto PescaraSport24)

Mister Baldini, oltre 700 panchine tra i professionisti, ha conservato il 433 di Zeman ma l’ha reso meno spregiudicato: la squadra ha la terza difesa del torneo e nove volte su dieci ha vinto con il minimo scarto, mentre sono 9 su 19 i gol segnati su calcio piazzato. Ben 11 i marcatori differenti. Domani al Comunale sarà ancora 433 con il play Squizzato e l’ex amaranto Merola, fantasista mancino, giocatori top

IL PESCARA DI BALDINI – Sfida di cartello al Comunale dove domani sarà di scena la capolista Pescara che, con 32 punti e una partita da recuperare il 21 novembre contro il Milan Futuro, guarda tutti dall’alto verso il basso. La società del presidente Daniele Sebastiani, che in estate è stato aspramente contestato dai propri sostenitori e che comunque sta lavorando alla cessione del pacchetto di maggioranza, ha affidato la propria panchina a uno dei personaggi più importanti dell’intera serie C, ovvero Silvio Baldini. Il 66enne vulcanico mister originario di Massa, dopo l’esperienza con la Carrarese durata quattro stagioni, ha ottenuto nel 2022, da subentrante, la promozione in B con il Palermo, mentre le ultime due esperienze con Perugia e Crotone non sono state troppo positive, finendo entrambe dopo poche giornate con le dimissioni. Lo scorso 7 luglio è diventato ufficialmente l’allenatore del Pescara. Mister navigato, vanta oltre 700 panchine tra i professionisti, tra cui le diverse esperienze tra A e B con Brescia, Chievo, Empoli, Palermo e Catania, dove tra l’altro salì alle cronache per aver colpito con un calcio nel sedere il collega Mimmo Di Carlo. Carismatico, schietto, preparato a livello tattico, istrionico, è uno senza tanti peli sulla lingua.

MERCATO AMBIZIOSO – In estate sono stati diversi i movimenti in rosa effettuati dal nuovo direttore sportivo Pasquale Foggia, amico d’infanzia del suo collega amaranto Nello Cutolo, che hanno ringiovanito il gruppo squadra. In porta è arrivato Saio (Samp), la difesa è stata puntellata dagli acquisti di Mulé (Avellino), Crialese (Crotone) e Pierozzi (proprietà Fiorentina, lo scorso anno a Cesena). In mediana c’è stato il ritorno di Valzania (Cremonese) e l’arrivo di Lonardi (Sudtirol), mentre in attacco sono stati ingaggiati Bentivegna (Juve Stabia, voluto fortemente da mister Baldini che lo aveva allenato a Carrara), Tonin (anche lui dalla Juve Stabia) e Ferraris (Monza).

CORTO MUSO E PALLE INATTIVE – Il Delfino visto fino ad oggi merita ampiamente la prima posizione e tanti sono i meriti dell’allenatore. Rispetto alla squadra guidata da Zeman prima e poi da Bucaro e Cascione un anno fa, è decisamente meno spregiudicata, nonostante giochi sempre con il 433. Con il passare delle giornate, grazie soprattutto ai risultati, ha acquistato certezze, crescendo di partita in partita. Importante è stata fino ad adesso la gestione del gruppo e la lettura tattica in determinate partite, perché i subentrati hanno fruttato ben 4 vittorie con Ferraris a Rimini, De Marco contro Carpi e Pontedera e, ultimo in ordine di tempo, Tunjov contro il Sestri. Questo grazie anche ad una rosa profonda e di buonissima qualità, nonostante in attacco le scelte non siano molte, soprattutto nel ruolo di riferimento offensivo. Il Pescara corre tanto e finora è apparsa sempre brillante a livello fisico: dimostrazione sono le diverse partite decise nei minuti finali di gara. Analizzando i freddi numeri, la capolista non segna tantissimo per essere in testa alla classifica: 19 le reti realizzate e difatti delle 10 vittorie ottenute, solamente una è arrivata con più di un gol di scarto, a Lucca (1-3). L’assenza di un vero bomber (il cannoniere è Ferraris con 3 marcature) è compensata dalla capacità di mandare in gol diversi giocatori diversi, ben 11 differenti. Altro elemento che salta all’occhio è legato alle palle inattive: delle 19 reti realizzate, ben 9 sono arrivate da calcio da fermo (4 da corner), che hanno fruttato 21 punti dei 32 realizzati, quindi oltre il 65% di quelli raccolti, un dato che fa capire a fondo quanto il Delfino sia pericoloso in queste situazioni di gioco.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La difesa, con 9 reti, dopo Campobasso e Ternana è la meno battuta del campionato, in un reparto che vede in Plizzari un portiere decisamente affidabile per la categoria e che fa perno sull’esperienza di capitan Brosco, strutturato e forte nel gioco aereo, autore di due realizzazioni in stagione, e sulla fisicità di Pellacani. Buono anche il lavoro dei terzini, soprattutto di Pierozzi a destra, esterno di gran passo, e di Crialese sulla fascia mancina, giocatore con tanta esperienza in categoria e due promozioni dalla C alla B con le maglie di Entella e Perugia. La mediana orfana di Lonardi (per lui stagione finita a causa della rottura del crociato), poggia tanto su Squizzato, di rientro dalla squalifica, su Valzania, giocatore con oltre 200 presenze in B, centrocampista moderno, abile sotto porta e negli inserimenti, uno che abbina alla quantità anche una buona dose di qualità, e sul giovane pescarese Dagasso. Il classe 2004 è cresciuto nel vivaio ed è un mancino di gran corsa e grinta che si sta imponendo come uno dei prospetti più interessanti della terza serie. Il reparto è ricco di qualità: uno come l’estone Tunjov, potente, forte fisicamente, sta trovando poco spazio e De Marco, altro 2004, sta ben impressionando quando viene chiamato in causa, realizzando anche gol pesanti. L’attacco si affida sempre alla qualità di Merola, alla rapidità di Cangiano, alle buone doti tecniche di Bentivegna, mentre Vergani, il centravanti sulla carta titolare, che nella partita di Arezzo della scorsa stagione subì un brutto infortunio, ancora non ha messo in campo tutte le sue doti (un gol all’attivo) mentre Tonin, ottimo contropiedista, e soprattutto Ferraris, 3 reti tutte da subentrante e schierato come mezz’ala contro il Sestri, stanno dando un apporto importante alla causa.

Merola contro l’Arezzo nello scorso campionato

MODULO E FORMAZIONE – Baldini per la trasferta del Comunale dovrà rinunciare a Lonardi, mentre Dagasso, Pierozzi e Mulé hanno superato i loro fastidi ma andranno in panchina. Pescara con il 433. Plizzari in porta, sugli esterni Staver e Crialese con la coppia centrale formata da Pellacani e Brosco. Squizzato in cabina di regia affiancato da Meazzi e Valzania. In avanti sugli esterni Merola e Cangiano, con Vergari prima punta.

GIOCATORI TOP – Tra i giocatori da temere maggiormente ci sono Niccolò Squizzato e Davide Merola. Il primo è centrocampista classe ’02, originario di Gallarate, cresciuto nell’Inter, dove è arrivato quando aveva 7 anni. Con i nerazzurri vince scudetto e Supercoppa Allievi e si guadagna, quando vestiva la maglia della Primavera, la convocazione di Antonio Conte nella sfida di Champions League a San Siro contro il Borussia Monchengladbach. Prima di arrivare nel 2023 in biancoazzurro, per lui esperienze con Juve Stabia e Renate. Regista che lo scorso anno conquistò subito la fiducia di Zeman e che quest’anno si sta decisamente confermando con Baldini, che ne ha fatto il perno del suo centrocampo. Qualità tecniche importanti, visione di gioco, abilità nel passaggio, ma anche aggressività e tempismo tipici di un play. Davide Merola, 24 anni compiuti a marzo, cresciuto tra Inter ed Empoli, è il giocatore di maggiore qualità della rosa pescarese. Passato senza lasciar traccia per Arezzo nell’anno della retrocessione in D, si è imposto poi a Grosseto e Foggia prima di arrivare a Pescara nel gennaio ‘23. Da allora è diventato il riferimento offensivo, grazie alle sue grandi qualità tecniche. Reduce questa estate da una preparazione travagliata a causa di un operazione a un’ernia, è esterno mancino, a cui piace partire da destra per accentrarsi e cercare la conclusione o la rifinitura. Baricentro basso, abile nello stretto, bravo al dribbling, dotato di una conclusione secca e precisa. Lo scorso anno autore di 17 reti, ben 14 nel girone di ritorno, in questa stagione è a quota 2.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente risale allo scorso 21 gennaio, quando gli abruzzesi si imposero per 1-2. Vantaggio di Merola su rigore, pari a firma Gaddini e rete della vittoria realizzata da Di Pasquale con un colpo di testa.