I lupi molisani, neo promossi in serie C, hanno approcciato bene la stagione per poi incontrare qualche difficoltà: nelle ultime sei giornate la squadra ha raccolto soltanto 3 punti, anche se contro il Pescara è apparsa viva e combattiva. Contro l’Arezzo saranno assenti Bosisio, Benassai, Mondonico e forse Morelli. Il tecnico potrebbe riproporre il 4231 con l’ex Di Nardo capitano e leader dei rossoblu. Tra i giocatori top i centrocampisti Pellitteri e D’Angelo
PIERINO E IL LUPO – Ultima partita del 2024 e prima del girone di ritorno per gli amaranto, che vedrà impegnati gli uomini di Troise nella ostica trasferta dell’Antonio Molinari contro i padroni di casa del Campobasso. I lupi con 25 punti occupano l’ottava posizione in classifica. Il club è ambizioso, presieduto dall’italo-americano Matt Rizzetta, presidente della North Sixth Group, che sulla propria panchina ha uno degli allenatori maggiormente esperti e carismatici dell’intera serie C, ovvero Piero Braglia. Classe ’55, a gennaio spegnerà 70 candeline, originario di Grosseto, cinque promozioni in carriera con Montevarchi, Juve Stabia, Pisa, Catanzaro e ultima quella di Cosenza nel 2019 quando conquistò la B tramite i play-off. Una buona carriera da calciatore anche con diverse stagioni di A con Fiorentina e Catanzaro, è mister con tanta esperienza in categoria, reduce dal buon biennio, chiusosi nel giugno scorso, vissuto alla guida del Gubbio. Da oltre 30 anni siede in panchina, con la sua avventura iniziata proprio da queste parti, alla guida della Bibbienese nel Cnd nel 1989. Pragmatico, caratteriale, istrionico, dalla battuta pronta anche nelle interviste, è preparato a livello tattico e bravo a lavorare con i giovani.
MERCATO ESTIVO E INVERNALE – Nel mercato estivo la squadra aveva decisamente cambiato volto rispetto a quella che aveva riconquistato in primavera la terza serie, portando alla corte del nuovo allenatore giocatori di qualità per la categoria come Celesia, D’Angelo, Baldassin, Forte e Spalluto, con il club che per bocca del vicepresidente Nicola Cirincione si è detto disponibile a rinforzare la rosa per blindare i playoff nell’ormai prossimo mercato invernale. E’ una formazione neo promossa che si sta ben comportando, anche se le aspettative erano un po’ maggiori.
EMORRAGIA DI RISULTATI – Il Campobasso non vince da oltre un mese e mezzo, ovvero dallo scorso 3 novembre, quando si impose tra le mura amiche per 3-0 sulla Lucchese. Da allora sei partite che hanno portato in dote appena 3 punti, anche se i rossoblu sono reduci dal pareggio interno contro la capolista Pescara (2-2), arrivato in rimonta, nei minuti finali e addirittura con l’uomo in meno. I gol sono stati segnati da Forte e capitan Di Nardo. Proprio l’ex di giornata si sta mettendo in mostra al suo ritorno in C, dopo alcune annate vissute nei campi di serie D, dimostrandosi attaccante temibile. Per lui 7 reti all’attivo, punta pericolosa in aria di rigore, ma soprattutto leader e trascinatore dei rossoblù. Braglia ha chiesto ai suoi maggiore furbizia in campo: “Dobbiamo diventare più cattivi e smaliziati. Siamo ancora troppo bravi ragazzi e in certi momenti questo ci penalizza. Non voglio offendere nessuno, ma in campo serve un po’ di malizia sportiva per vincere certe partite“.
CARATTERISTICHE DI SQUADRA – Quella vista nell’ultima gara è una formazione determinata e viva, tornata a fare intravedere quello che solitamente le squadre allenate da Piero Braglia mettono in mostra, ovvero equilibrio tra i reparti, grinta, ruvidità e cattiveria. Il Campobasso è ritornato alla difesa a quattro, ma questo non ha portato solidità, infatti la retroguardia si è fatta trovare impreparata nelle azioni dei due gol pescaresi: prima concedendo troppo spazio a Merola e poi non riuscendo a fermare Dagasso. Il reperto però a livello di reti subite (22) non si sta comportando male, anche se prende gol da 5 giornate consecutive: nel momento migliore della stagione, con i molisani al sesto posto in classifica, ne aveva beccati appena 2 in 8 partite. Terza linea con un portiere esperto come Francesco Forte, dove mancheranno per squalifica Benassai e Bosisio, dove Mondonico è infortunato e dove è in dubbio anche Morelli, infatti non è escluso che il tecnico rossoblù possa tornare alla difesa a tre. La mediana è reparto dinamico, con giocatori d’ordine come Prezioso e Pellitteri o eclettici come D’Angelo e Baldassin, abili ad agire anche tra le linee e a far cambiare in corso d’opera la disposizione del centrocampo: più a suo agio se può impostare, abbassarsi per cercare spazi e sfruttare la velocità deglri attaccanti, in difficoltà se viene pressato, senza la possibilità di palleggiare. In attacco oltre a Di Nardo si sta mettendo in mostra il classe 2002 Di Stefano, che Braglia aveva avuto a Gubbio (6 reti fino ad oggi), mentre nonostante le 3 segnature, Riccardo Forte sta avendo alti e bassi. Arrivato in estate dal Sestri con un bottino di 13 reti realizzate, non sta mettendo in luce le sue doti.
MODULO E FORMAZIONE – Il Campobasso potrebbe presentarsi con il 4231. Francesco Forte in porta, a destra Pierno e sull’out opposto Celesia, coppia centrale con Calabrese e Mancini, ma se recupera Morelli potrebbe essere sua una maglia. In mezzo al campo il rientrante Pellitteri e uno tra Prezioso e Baldassin, tra le linee Serra, D’Angelo e Riccardo Forte. In avanti Di Nardo è in vantaggio su Di Stefano. In caso di partita maggiormente offensiva, Di Nardo potrebbe finire nella batteria dei trequartisti e Di Stefano fare il terminale offensivo.
GIOCATORI TOP – Senza considerare Di Nardo che ben conosciamo, i giocatori da temere sono Alessandro Pellitteri e Sonny D’Angelo. Il primo è un giovane centrocampista classe 2004, piemontese di Asti, arrivato in Molise dall’Alessandria. Cresciuto nella Juventus, giocatore a cui Braglia non rinuncia quasi mai, è abile in costruzione grazie alle sue buone doti tecniche, ha visione di gioco, ma è anche agonista e coriaceo: le 5 ammonizioni raccolte in campionato lo stanno a dimostrare. Playmaker o mezzala, è molto legato a Luis Hasa, oggi al Lecce, con lui nelle giovanili bianconere. D’Angelo, 29 anni compiuti ad ottobre, è stato uno dei colpi del mercato estivo dei rossoblù. E’ cresciuto nelle giovanili del Palermo, per poi indossare le maglie tra le altre di Livorno, Potenza, Reggiana, Crotone e Avellino. In Irpinia ha vissuto le sue migliori stagioni e nel 2020-21 ha realizzato 10 reti tra campionato e play-off, tra l’altro con Piero Braglia in panchina che lo ha voluto nel suo Campobasso. Bravo negli inserimenti, strutturato fisicamente, è un centrocampista che unisce quantità e qualità. Tempista, carismatico, vanta una realizzazione in stagione, alla Lucchese.
PRECEDENTI – All’andata la sfida si chiuse sull’1-0 grazie alla rete di Mattia Iori, partita condizionata dall’espulsione a metà primo tempo di Mondonico. Ultima sfida tra le due squadre in terra molisana risale addirittura al 15 marzo 1987, campionato di serie B, che vide i padroni di casa allenati da Vitali, imporsi per 1-0 sugli amaranto di Riccomini. Rete decisiva nei minuti finali di Parpiglia.