Ogunseye in un duello con Villa

Un’uscita a vuoto e il patatrac del secondo gol: giornataccia anche per Trombini. Mawuli sempre più anonimo, Santoro soverchiato dagli avversari nella ripresa. Gaddini, retropassaggio folle. Gucci si divora due gol grossi così. Gilli tra i pochi a non perdere la bussola

Le pagelle di Arezzo-Pineto.

TROMBINI 4.5 Sembrava l’unico capace di non farsi risucchiare nel gorgo della discontinuità. Mai una sbavatura, mai un imbarazzo. E invece il blob alla fine si appiccica pure addosso a lui: dapprima esce con i tempi sbagliati e De Santis non infila l’1-1 per un nonnulla. Poi, sulla pallaccia indietro di Gaddini, prova a intervenire in scivolata senza riuscirci, compartecipando al patatrac.

MONTINI 5 Bruzzaniti gli sgattaiola via alle spalle per andare a segnare il pareggio. E’ un episodio che marchia a fuoco la partita e la sua pagella. Nel primo tempo aveva prodotto un paio di discese interessanti, decisamente più anonimo nella ripresa (42′ st Settembrini ng Dopo gli zero minuti nei due derby ravvicinati di Perugia e le 8 panchine consecutive da novembre a oggi, gli spiccioli di ieri sono un altro bicchiere di veleno da trangugiare. Veniva da una settimana con qualche acciacco, ok, ma ormai è la quinta/sesta scelta di centrocampo, un capitano esautorato, prosciugato, svilito. Cui prodest?).

GILLI 6 Alla fine è tra i pochi che non perde la bussola, restando sul pezzo con esuberanza fisica. Reattivo, attento dentro l’area, arcigno in marcatura. Fa il suo.

CHIOSA 5 Un brutto secondo tempo, quasi tutto in sofferenza. Ammonito per una trattenuta su Gambale, poco preciso nel far ripartire l’azione con la conseguenza di consegnare campo al Pineto.

RIGHETTI 5 Volitivo e poco più. Era arrivato ad Arezzo con una freschezza incoraggiante, evaporata cammin facendo. La cosa migliore è la punizione che recapita in testa a Gucci al minuto 94. Il piede buono c’è ancora, il resto va ritrovato.

SANTORO 5 Il solito cliché: comincia discretamente, trova qualche corridoio interessante in costruzione ma dura troppo poco. E quando il Pineto alza il baricentro, lì in mezzo è solo sofferenza, con i tre mediani avversari che prendono il sopravvento. Ritmi bassi e compassati.

Gilli in pressione su Chakir

MAWULI 4 Una giocata, una sola, in ottanta minuti via via più sbiaditi. Play nel centrocampo a tre, mezz’ala con il 433, interno nel 4231, sballottato qua e là con un rendimento globale sconcertante. E’ un giocatore da recuperare. Ma come? (st 35′ Gaddini 4 Scarica un pallone folle verso Trombini, troppo veloce e nello specchio della porta per di più, cosa che non si deve fare mai ma proprio mai. Era un giovane in rampa di lancio, è diventato un giocatore da parcheggiare sei mesi da un’altra parte. I tempi cambiano).

PATTARELLO 6.5 Per 90 minuti, cioè prima della doppia occasione capitata a Gucci, è l’unico a tirare in porta veramente. Tonti gli dice no tre volte e si arrende solo su rigore, trasformato con impeccabile sicurezza: fanno 6 centri dal dischetto su 6 esecuzioni. Certo è, per il rovescio della medaglia, che su azione ha segnato soltanto in una partita su 22. Un dato spiazzante.

GUCCIONE 5 Nel suo sempre più frenetico vagare per il campo, è ovunque e da nessuna parte. Più proteste che colpi di genio, più vaffa che invenzioni. Era l’uomo che dava un senso al gioco, mandando la palla in orizzontale e in verticale con identica disinvoltura. E’ diventato un contestatore seriale di arbitri che non tira più in porta.

TAVERNELLI 5 L’assist a Pattarello nell’azione del rigore e pochissimo altro. Di guizzi di tal genere dovrebbe produrne cento a partita, invece macina tanto e spreme il minimo sindacale. Non la butta dentro dal 10 novembre, un’eternità.

OGUNSEYE 4 Vittima e colpevole in egual misura, nonché capro espiatorio perfetto per tutto l’ambaradan. I tre mesi di digiuno sono un macigno che pesa sul cuore e sulle gambe: in questo momento è un centravanti che in area non la prende mai e fuori area non produce una sponda, un movimento per i compagni, un possesso palla per far rifiatare la squadra. Poi è pur vero che fare la prima punta in quest’Arezzo, da inizio stagione, è come andare in guerra con la baionetta (35′ st Gucci 4 Che non si trattasse dell’attaccante ideale del nuovo progetto si era capito fin da subito. E questo ha pesato sul morale e sulle prestazioni. Adesso, con il mercato in corso e l’uscio aperto verso altri lidi, la situazione non poteva che peggiorare anche per uno come lui, esempio eclatante di abnegazione e noi messo davanti all’io. Detto ciò, si divora due gol grossi così, specialmente il secondo di testa).