una formazione rossoblu (foto pagina fb As Gubbio 1910)

Rispetto al match di andata, non siede più Taurino sulla panchina rossoblu. Il nuovo tecnico ha interrotto la striscia negativa e ridato efficacia alla manovra, con la squadra che ha ritrovato lo spirito battagliero della gestione Braglia nonostante subisca gol con costanza. Le trattative di mercato lasciano qualche margine d’incertezza per la formazione, anche se domani gli umbri dovrebbero schierarsi con il 3421. Il tuttocampista Rosaia giocatore top

IL GUBBIO DI FONTANA – Dopo la brutta sconfitta subita nel posticipo di lunedì, per gli amaranto c’é l’insidiosa trasferta contro il Gubbio che, con 29 punti, occupa l’undicesima posizione in classifica. Rispetto alla gara di andata sulla panchina degli eugubini non siede più Roberto Taurino, esonerato lo scorso 9 dicembre dopo tre sconfitte consecutive, ultima e fatale quella contro il Milan Futuro. Al suo posto il ds Alessandro Degli Esposti ha ingaggiato Gaetano Fontana. Classe ’70, calabrese, vanta una buona carriera da centrocampista che tra l’altro lo ha visto vestire le maglie di Ascoli, Fiorentina e Napoli. Ha iniziato nel 2009 in panchina partendo dalla D con il Centobuchi, dopodiché due stagioni alla Santegidiese per poi passare nel 2013 in C alla Nocerina. Poi per lui Juve Stabia, Cosenza, Casertana, Fano, Imolese, Turris e la scorsa annata da subentrato, sostituendo Di Donato, il Latina, portato ai play-off. A dicembre il suo approdo a Gubbio. Allenatore preparato, flessibile nel modulo, a cui piacciono squadre manovriere.

MERCATO IN DIVENIRE – Nel mercato invernale la società del patron Sauro Notari ha operato un paio di operazioni che sono servite a puntellare la rosa. In difesa è arrivato l’esterno mancino Tentardini, mentre in attacco si è registrato il ritorno di Spina dopo sei mesi al Crotone. Ha lasciato il club il forte centrale Pirrello, passato al Padova. Da segnalare inoltre voci che riguardano alcuni dei giocatori più importanti dello scacchiere eugubino. Dopo aver respinto l’assalto della Ternana per Tozzuolo, si registrano interessamenti per Stramaccioni (Catania) e per le punte Tommasini, cercato con insistenza dal Monopoli, e Fossati, proprietà Genoa, su cui ha messo gli occhi il Carpi.

ROSSOBLU RINATI – Il Gubbio è reduce dalla vittoria nel derby con il Perugia (1-0) nell’ultima uscita al Barbetti e dall’1-1, nel turno scorso, a Campobasso): pareggio che ha lasciato l’amaro in bocca perché arrivato a causa di un errore del portiere Venturi. La squadra con l’arrivo del nuovo mister è “rinata”: ha cambiato marcia, soprattutto a livello di gioco, dando un’inversione a una stagione che pareva destinata a un epilogo negativo, viste le sette sconfitte nelle ultime dieci partite della gestione Taurino. I rossoblù hanno ritrovato fiducia e grinta, tornando ad essere battaglieri e mettendo in campo tanto carattere, come spesso accadeva lo scorso anno quando erano allenati da Braglia. Oltre allo spirito combattivo e alla determinazione, la compagine umbra è apparsa decisamente più organizzata a livello tattico. La probabile svolta della stagione è arrivata nel derby contro il Perugia, al termine di una prestazione da incorniciare che ha anche riavvicinato la squadra alla propria tifoseria. Fontana in questi due mesi ha lavorato soprattutto a livello tattico. Il Gubbio ha dato prova di grande flessibilità, passando indifferentemente dalla difesa a tre a quella a quattro, a seconda delle esigenze e degli avversari. Tratto distintivo del nuovo corso è la costante ricerca della costruzione dal basso, coinvolgendo anche il portiere Venturi in fase di prima uscita dalla difesa. Quando la squadra è in possesso i braccetti si alzano molto per dar man forte alla mediana, mentre in fase di non possesso, spesso e volentieri, uno dei due esterni si abbassa per difendersi con una linea a quattro.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La retroguardia, perso Pirrello, fa perno sul centrale Rocchi che sta fornendo prestazioni di concretezza e personalità, con una stagione impreziosita anche da 2 reti. Terzetto difensivo inoltre composto dall’ex Montevarchi Tozzuolo e da capitan Signorini, abile nel gioco aereo e in marcatura. Fase difensiva che vede un ottimo apporto dagli esterni Corsinelli, nel gennaio scorso vicinissimo a vestire l’amaranto, e David, che danno corsa, grinta ed equilibrio tattico, abili anche quando accompagnano la squadra in proiezione offensiva. Fino a oggi, a parte l’errore di Campobasso, anche le prestazioni dell’estremo Venturi sono state positive. 26 le reti al passivo, forse uno dei pochi aspetti che non sono migliorati dall’avvento di Fontana, perché nelle sei partite della sua gestione, solo una si è chiusa senza subire reti. Il reparto soffre le situazioni palla a terra e le giocate in velocità. La mediana che prima faticava a produrre gioco, adesso ha maggiore sicurezza nel palleggio e nell’aggressione sul portatore, con un baricentro sempre alto. Tra le linee mancherà la qualità del giocatore migliore della rosa, ovvero Di Massimo, infortunatosi dopo 17 minuti alla prima giornata di campionato e non ancora rientrato, capace lo scorso anno di mettere a referto ben 12 reti. Il ritorno di Spina però dovrebbe sopperire a questa assenza, con l’aggiunta dell’ex di giornata D’Ursi, esploso dopo la sua partenza da Arezzo, reduce da un paio di annate sotto tono ma che in questa annata sta facendo rivedere sprazzi del suo talento. In avanti Tommasini, cannoniere della squadra con 6 reti, agonista, forte in progressione e quando si tratta di proteggere la palla per far ripartire la manovra.

l’ex amaranto Eugenio D’Ursi

MODULO E FORMAZIONE – Detto dell’assenza di Di Massimo, per la sfida all’Arezzo out anche Giovannini: per lui stagione finita a causa della rottura del crociato, con il Gubbio che dovrebbe presentarsi con il 3421. Venturi in porta, linea difensiva con Tozzuolo, Rocchi e Signorini, con D’Avino prima alternativa. Poi Corsinelli e David esterni di centrocampo, Rosaia e Iaccarino come diga centrale. Tra le linee Spina e D’Ursi, in avanti Tommasini.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Giacomo Rosaia e Marco Spina. Il primo è centrocampista classe ’93 originario di Massa, cresciuto nella Fiorentina, con tanta esperienza in C dove ha vestito le maglie di Carrarese, Cesena e Catania. Leader silenzioso in campo e fuori. Mezz’ala, play o mediano davanti alla difesa, è abile nel lavoro “sporco”, ottimo ruba palloni, bravo a fare ripartire la propria squadra dal basso. Intelligente, gran corridore, aggressivo sugli avversari, uno che in campo non si tira mai indietro. Tre realizzazioni in campionato, tra cui quella che ha deciso il derby contro il Perugia. Marco Spina, tornato a titolo definitivo dal Crotone, nasce come laterale d’attacco, ma è soventemente utilizzato da trequartista o da seconda punta. Calabrese di Mileto, molto dotato tecnicamente, veloce, giocatore di “strappo”, imprendibile palla al piede, bravo al dribbling, abile a saltare l’uomo e creare la superiorità numerica in fase offensiva. Vispo sottoporta, ha discreta visione di gioco, buona partecipazione alla manovra, uno che sa prendersi anche il rischio di qualche giocata difficile. Dopo una parte iniziale di stagione non brillante in Calabria, spera di ritrovare lo smalto perduto.

PRECEDENTI – All’andata la gara si chiuse con la vittoria amaranto per 2-0 grazie alle reti di Guccione e Gaddini, con un rigore neutralizzato da Trombini a Tommasini sullo 0-0. L’ultimo precedente al Barbetti risale allo scorso 5 marzo con il Gubbio che si impose per 2-0 grazie alle reti di Di Massimo e Bernardotto. In quell’occasione Di Massimo calciò a lato dal dischetto.