Di Paola contro Mawuli nel match di campionato al Comunale

I marchigiani hanno vinto solo una volta nelle ultime dodici giornate di campionato e domenica sera si sono qualificati in extremis grazie all’1-1 contro il Pontedera. Stellone, un ex, ha comunque guidato i biancorossi a una stagione sopra le aspettative, con il primo playoff della storia e la valorizzazione di diversi giovani. Domani probabile 3412 con il capitano Di Paola e il centravanti Nicastro giocatori top

LA VIS DI STELLONE – Nemmeno il tempo di godersi la vittoria contro il Gubbio che l’Arezzo sarà impegnato nel secondo turno play-off affrontando al Comunale la Vis Pesaro. I biancorossi hanno chiuso al sesto posto il campionato, raccogliendo 58 punti e superando il primo turno della post season grazie al pareggio (1-1) contro il Pontedera, ottenuto in extremis grazie a un gran gol di Cannavò. Sulla panchina della Vis siede, dal 31 marzo 2024, una vecchia conoscenza del cavallino, ovvero Roberto Stellone, mister della sanguinosa retrocessione in D del 2021. Classe ’77, romano, dopo una buona carriera da calciatore con Napoli, Genoa, Torino e Frosinone, inizia la sua avventura da allenatore proprio sulla panchina dei ciociari, guidando la formazione Beretti. Alla stagione d’esordio vince subito lo scudetto di categoria, conquistandosi l’anno seguente il passaggio in prima squadra con cui in 4 anni riesce nell’intento del doppio salto dalla C fino alla storica promozione in serie A. Poi per lui Bari, Palermo, passando per Ascoli, Arezzo e Reggina prima di giungere a Benevento nel 2023. Arrivato a Pesaro in corsa la scorsa stagione, ha agguantato la salvezza ai play-out contro la Recanatese. Preparato, esperto, vanta oltre 280 panchine tra A, B e C nonostante la giovane età.

LA FORZA DEL GRUPPO – La Vis Pesaro assieme alla Pianese e al Pineto è da considerarsi a tutti gli effetti una delle sorprese del girone, anche se è arrivata agli spareggi per la serie B non in un gran momento, almeno se si considerano i risultati. Nelle ultime dodici giornate di campionato i biancorossi hanno vinto appena una volta, il 22 marzo in casa con la Pianese, raccogliendo poi 5 pareggi e 4 sconfitte, con l’ultima vittoria in trasferta ottenuta a Perugia (0-1) addirittura lo scorso 7 febbraio. Come detto in precedenza, la Vis ha ottenuto in extremis la qualificazione al secondo turno, maturata comunque al termine di una partita ben giocata, al termine di una ripresa costantemente trascorsa nella metà campo del Pontedera. Analizzando la stagione, Stellone è stato bravo a costruire un gruppo coeso, compatto, con margini di miglioramento visto l’età di alcuni ragazzi e con i vecchi del gruppo, i vari Tonucci, Pucciarelli, Paganini, Nicastro e Di Paola, che si sono messi a disposizione, facendo da chioccia e da traino. Tra i giovani da segnalare l’annata positiva del difensore Coppola e dell’attaccante Okoro, entrambi 2005, di proprietà rispettivamente di Pisa e Venezia, che a gennaio parevano destinati al salto in cadetteria.

INTUIZIONI – Al mister, inoltre, vanno riconosciute l’intuizione e la bravura di aver cambiato posizione in campo ad alcuni giocatori. Paganini e Pucciarelli sono stati inventati come centrocampisti centrali: il primo nasce esterno offensivo e il secondo si è sempre disimpegnato come attaccante o trequartista. Cannavò, ormai ex punta, è diventato un quinto di centrocampo. Tutti si sono dimostrati decisivi nello scacchiere della Vis, che durante la stagione ha messo in evidenza un buon calcio, tenendo in mano il pallino del gioco e dimostrando anche una buona solidità difensiva. E’ anche molto temibile sulle palle inattive.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – La terza linea si poggia sull’esperienza e la cattiveria agonistica di Tonucci, 36 anni compiuti a settembre, strutturato, caratteriale, lottatore, abile nel gioco aereo e in marcatura. Ai suoi fianchi come detto si è messo in mostra Coppola, che ha dimostrato autorevolezza e segnato 3 reti. Oltre alla sua, di buon livello l’annata del coriaceo Bove, bravo anche in fase di impostazione, del duttile Zoia, impiegato da braccetto o da quinto di centrocampo, e di Palomba, in dubbio per la sfida del Comunale, che spesso ha sostituito proprio Tonucci al centro della difesa. Tra pali Vukovic, autore di ben 15 “clean sheet”, che fino a oggi ha alternato ottime cose soprattutto tra i pali ad errori di gioventù (classe 2004). La difesa va in affanno sulle giocate in velocità e palla a terra, mentre è decisamente abile sui palloni alti. La mediana ha in Di Paola il suo faro, con Pucciarelli, utilizzato da interno o da mezz’ala, che sta vivendo una seconda giovinezza a 33 anni. Di buon livello anche l’annata di Paganini, diventato un “tuttocampista” abile in entrambe le fasi di gioco. Sulle corsie esterne Zoia o Peixoto e Cannavò che nel nuovo ruolo ha dimostrato gamba e passo. Centrocampo che si trova a suo agio se può palleggiare e fare il proprio gioco, in difficoltà se viene pressato alto e se gli viene impedito di ragionare. In avanti Nicastro è pedina importante, anche per l’enorme mole di lavoro fatta per i compagni. Okoro, 4 gol, ha messo in mostra le sue doti fisiche, la sua velocità e la sua tecnica. La Vis in campionato ha realizzato 44 reti, subendone 34, portando al gol ben 16 giocatori differenti, che dimostrano la coralità del gioco della compagine marchigiana.

MODULO E FORMAZIONE – Stellone dovrà fare a meno di Palomba, Forte e Peixoto, mentre Cannavò partirà dalla panchina. Vis con il 3412: Vukovic tra i pali, Ceccacci che dovrebbe essere preferito a Tonucci, con ai suoi fianchi Coppola e Bove. Zoia e Tavernaro sulle fasce, a piede invertito, con la cerniera centrale composta da Paganini e Pucciarelli. Sulla trequarti De Paola a supporto della coppa d’attacco composta da Nicastro e Okoro.

GIOCATORI TOP – I giocatori da tenere in maggiore considerazione sono Manuel Di Paola e Francesco Nicastro. Il primo è capitano e leader dei biancorossi. Classe 1997, originario di Parma, in C anche con Entella e Virtus Verona, è decisivo nello scacchiere pesarese, un centrocampista che può agire senza difficoltà come play, come mezz’ala o galleggiare tra le linee. Coniuga qualità e quantità grazie alla sua capacità di dettare i tempi, abbinate a una buona dose di carisma, ottime doti balistiche, ma è anche generoso e combattivo. Temibile sui piazzati, è bravo sia a livello tattico che tecnico, con il gioco della Vis che passa quasi per intero dai suoi piedi. Cinque gol e diversi legni colpiti in stagione. Francesco Nicastro invece era stato il grande colpo del mercato invernale dello scorso anno, quando arrivò da Pontedera. Attaccante giramondo, ha vestito in B la maglia del Perugia e in C quelle di Juve Stabia, Ternana, Catanzaro e Padova. Siciliano originario della provincia di Caltanissetta, classe ’91, è partito dai polverosi campi della terza categoria della sua regione: a 16 anni giocava e segnava nella squadra del suo paese, Campofranco. Mancino, non troppo strutturato fisicamente ma abile nel gioco aereo. Apprezzabile a livello tecnico, lottatore, discreto dentro gli ultimi sedici metri, non disdegna di svariare su tutto il fronte offensivo e di fare la prima fase difensiva. Per lui 6 gol in campionato: è il capocannoniere dei suoi ma non segna dall’11 marzo.

PRECEDENTI – All’andata la gara si chiuse sul 3-0 per la Vis grazie alle reti di Peixoto, Nicastro su rigore e Ceccacci, mentre al Comunale la gara terminò sullo 0-0, con i biancorossi in dieci da fine primo tempo a causa dell’espulsione per doppia ammonizione di Coppola. Ad agosto 2024, in Coppa Italia, successo amaranto a Pesaro per 3-1: a segno Nicastro e poi Gucci, Guccione e Gaddini.