Emiliano Pattarello con i premi ricevuti al termine della stagione

L’attaccante ha ricevuto ieri sera il Cavallino d’oro dal quartiere di Porta Santo Spirito e la Perla amaranto della nostra redazione. Il suo nome sarà tra i più caldi del mercato. Riconoscimenti anche per Bricca, tecnico della Primavera, e per la Ss Arezzo. Il ds Cutolo: “Cercheremo di fare le scelte più adatte per rinforzare la rosa, senza smantellare l’organico”

La foto ricordo con tutti i premi vinti quest’anno resterà appesa alla parete di casa sua. E questo a prescindere da cosa gli riserverà il futuro, se la conferma in amaranto per il quarto anno consecutivo oppure il salto di categoria per capire se davvero è diventato uno da B. Emiliano Pattarello è stato il grande protagonista della serata andata in scena a Porta Santo Spirito: ha ricevuto il Cavallino d’oro dal quartiere gialloblu per mano di Francesco Ciardi, uno dei membri della commissione insieme a Fabio Barberini e Paolo Nocentini, e la Perla Amaranto assegnata dalla nostra redazione, consegnata da Maurizio Gambini, in rappresentanza dell’editore Atlantide Adv. I due riconoscimenti si sommano alla Rovesciata d’oro e alla targa celebrativa per le cento presenze con l’Arezzo che gli aveva consegnato lunedì il Museo Amaranto.

“Con questa maglia ho vinto la serie D – ha detto Pattarello con il foulard della Colombina al collo – e sono cresciuto sia professionalmente che umanamente. Sono ambizioso, l’ho sempre dichiarato, e spero di fare sempre meglio nella mia carriera. Però so anche che il calcio è imprevedibile e che è impossibile prevedere il futuro. Adesso mi prendo un periodo di vacanza, poi vedremo cosa succederà. Mi sento sereno, anche se il rammarico per come sono andati a finire i playoff resta. Speravamo veramente di andare più avanti”.

Durante la serata, introdotta dal saluto del rettore Giacomo Magi, la redazione di Amaranto Magazine ha premiato Andrea Bricca, tecnico della Primavera che sabato mattina alle 11 giocherà la finale di ritorno dei playoff contro il Trapani alle Caselle. La targa è stata consegnata dall’assessore allo sport Federico Scapecchi. La squadra giovanile ha disputato un’ottima stagione: “Siamo soddisfatti anche se vogliamo chiudere in bellezza. Credo che in rosa ci sia qualche elemento in grado di diventare un professionista, fermo restando che a quell’età le cose possono andare in mille modi. Io ho vissuto gran parte della mia carriera da calciatore ad Arezzo, questi colori li sento miei. Ancora ricordo quando a San Siro, nel 2007, non riuscivo a fare l’esame antidoping. Il medico mi consigliò di passeggiare sul prato e camminai dieci minuti a piedi scalzi sul terreno di gioco, al buio, dentro quello stadio immenso. Peccato non aver fatto un selfie ma all’epoca non c’era ancora questa abitudine…”.

La vicepresidente del Museo Amaranto, Elena Terziani, ha annunciato la grande festa che verrà celebrata allo stadio il 9 giugno per il quarantesimo anniversario della rovesciata dei sogni di Domenico Neri. Il presidente di Orgoglio Amaranto, Daniele Farsetti, ha invece fissato le date della tradizionale festa estiva, che si svolgerà nel fine settimana del 18-20 luglio, mentre il 26 giugno il comitato festeggerà il 15esimo anniversario della sua fondazione.

Il quartiere ha poi omaggiato Michele Catalani e Diletta Sbardellati dell’ufficio stampa della Ss Arezzo, mentre il direttore sportivo Nello Cutolo ha ritirato la targa a nome della società: “La stagione non si è chiusa nel modo migliore, lo sappiamo ma dobbiamo anche prendere il buono che abbiamo visto. L’anno prossimo partiremo per migliorare ancora, per proseguire il percorso di crescita senza nasconderci. Le difficoltà non mancheranno e cercheremo di fare le scelte più adatte per rinforzare la rosa, senza smantellare l’organico. Pattarello? Ha due anni di contratto con l’Arezzo, sicuramente ci arriveranno delle richieste e le valuteremo in armonia con il giocatore e il suo staff”.