Fabio Foglia, classe 1989

L’ex centrocampista ha vissuto il primo anno da co-direttore del settore giovanile: “Voglio specializzarmi in questo ruolo. Gran parte della squadra di Bricca sarà confermata, dobbiamo restare competitivi. Saranno promossi diversi ragazzi dell’under 17”

Dopo la fantastica promozione in Primavera 3, l’Arezzo è già al lavoro per progettare al meglio la nuova stagione. I ragazzi di Bricca vengono da un campionato straordinario, coronato con la vittoria nel doppio confronto in finale contro il Trapani. Sono tanti i talenti che abbiamo potuto ammirare nella stagione appena conclusa: da Concetti a Celli, da Sussi a Lovari, da Oscurato a Taglioni. Dopo aver ritirato la coppa presso lo stadio Mirabello di Reggio Emilia ed essere stata premiata in Comune, la società vuole costruire un gruppo forte capace di competere in Primavera 3, in ottica di una continua crescita dei calciatori propedeutica ad un eventuale loro impiego in prima squadra. Fabio Foglia, co-direttore del settore giovanile, ha approfondito queste tematiche e non solo.

Complimenti per la promozione in Primavera 3. Che bilancio si sente di fare al termine di questa stagione straordinaria?

“L’obiettivo primario della società era cercare di avvicinare il maggior numero di ragazzi alla prima squadra. Allo stesso tempo, dopo un’annata non facile come quella dell’anno passato, l’obiettivo era quello di migliorarsi e cercare di disputare un buon campionato. Grazie allo staff e al gruppo che si è creato siamo riusciti a fare qualcosa che francamente neanche noi ci aspettavamo”

Quanto pensa che i ragazzi siano maturati in questa stagione?

“Onestamente tanto. Ad aiutarli è stato anche il fatto che quasi tutti si siano allenati con la prima squadra. Qualcuno ha esordito come Concetti, qualcuno è andato in panchina. In tanti sono stati nel giro della prima squadra, anche solo per allenarsi e per capire com’è il mondo dei grandi. Di tutto questo ne sono felice, soprattutto della possibilità che gli staff della prima squadra, che si sono susseguiti nell’arco della stagione, hanno concesso a questi ragazzi”

Adesso vi attende la Primavera 3. Pensa che il livello sia molto diverso rispetto alla Primavera 4 oppure non cambia molto?

“Penso che il livello sia maggiore ma non di una grandezza esorbitante. Il livello è più o meno quello, è chiaro però che affronteremo squadre più attrezzate e realtà che ambiranno ad andare in Primavera 2, il vero step per quanto riguarda l’innalzamento di livello. Tra Primavera 3 e Primavera 2 c’è un bel distacco, mentre tra 4 e 3 non cambia moltissimo”

la Primavera premiata in Comune

In ottica prima squadra c’è qualche ragazzo già pronto o per molti ancora serve crescere in Primavera?

“E’ opportuno che i ragazzi facciano il giusto percorso. E’ chiaro che i più piccoli (2007-2008) che hanno già avuto la possibilità di cimentarsi in prima squadra potranno fare parte della rosa o allenarsi stabilmente con i “grandi”, anche se difficilmente avranno chance di giocare. La nostra è una società di alta classifica, è normale che per i giovani sia un po’ più complicato. Lo step giusto è quello che è stato fatto quest’anno, ovvero disputare un grande campionato in Primavera e cercare di migliorare e affacciarsi in prima squadra, con la possibilità di fare un esordio”

Lato opposto: dall’Under 17 porterete qualche ragazzo per migliorare l’organico della Primavera?

“Assolutamente. In linea di massima manterremo lo zoccolo duro, ossia la squadra che ha vinto il campionato. Oltre a ciò, in tanti dall’attuale Under 17 verranno portati in Primavera, in quanto siamo di fronte a profili validi che potranno crescere ulteriormente. Si farà il giusto mix tra 2007 e 2008”

Dal punto di vista delle infrastrutture, che tipo di lavori occorrono per migliorare il centro sportivo delle Caselle?

“Abbiamo visto che il presidente Manzo è ambizioso con il progetto stadio e ha sicuramente un occhio di riguardo anche al settore giovanile, di questo lo ringraziamo. Sugli interventi che si vorrebbero fare, non siamo le persone giuste per rispondere a questa domanda. Io mi occupo dell’aspetto prettamente sportivo, in ogni caso quello che ha in mente il presidente può contribuire a cambiare il volto della città e il contesto giovanile, non solo toscano ma anche italiano”

Come si è trovato nel nuovo ruolo di co-direttore del settore giovanile?

“Ci ho messo tutta la buona volontà. Mi sono interfacciato con un contesto diverso, dove si ha a che fare con tante persone, non solo i ragazzi ma anche i vari staff e i genitori, in quanto fino a una certa età è giusto rapportarsi e confrontarsi anche con i genitori di un ragazzo. Per me era un mondo nuovo, mi sono messo a disposizione della società. Ho cercato di imparare, per ora si prosegue su questa strada cercando di migliorare. Voglio specializzarmi sempre di più in quello che è il mio ruolo”