Lunedì primo settembre alle 20 chiude la campagna trasferimenti. Il terzino domani firma con i bianconeri, mentre Del Fabro, Lazzarini e Montini restano in stand by. Le condizioni di Dezi e il futuro di Ravasio, con Gori sullo sfondo: l’Arezzo riflette
Verrà ufficializzato domani, salvo contrattempi, il trasferimento di Lorenzo Coccia (2002) alla Pianese. In via di definizione gli ultimi dettagli legati alla compravendita del terzino, sotto contratto con l’Arezzo fino al 2027. Battuta la concorrenza di Vis Pesaro, che oggi ha ufficializzato Andrea Beghetto, e Cosenza. In quel ruolo il ds Nello Cutolo ha già inserito in organico Fabio Tito (1993), proveniente dalla Ternana, e non è da escludere che Coccia venga ceduto a titolo definitivo. Per la Pianese, che ha riscattato poche settimane fa l’ex amaranto Lorenzo Masetti (2001) e che aveva trattato il centrale Dario Del Fabro (1995), per poi abbandonare la pista, si tratta di un altro innesto di qualità dall’Arezzo.
A proposito di Del Fabro, resta in uscita così come il jolly Mirko Lazzarini (2000) e il terzino Alberto Montini (2001), tutti vincolati fino al 2026. Per Lazzarini c’era stato un abboccamento con il Foggia, pista che non è tramontata del tutto, mentre per Montini si era fatto avanti il Rimini, che però si trova in una situazione tragica dal punto di vista societario, con l’allenamento di oggi saltato all’ultimo momento e una più che probabile crisi dietro l’angolo.

La campagna trasferimenti si chiuderà lunedì primo settembre alle ore 20 e non sono esclusi ulteriori ritocchi alla lista dei 23, che al momento è completa. Resta in fase di valutazione la posizione di Jacopo Dezi (1992), attualmente ai box per un’infiammazione al ginocchio. Se le terapie avranno buon esito, accorciando i tempi di recupero, l’Arezzo non farà ulteriori movimenti in mezzo al campo. Se invece il quadro clinico dovesse richiedere un ciclo di cure più lungo, allora non è da escludere che il club torni sul mercato in modo da completare il reparto. La candidatura di Michele Rocca (1996), ormai fuori dai progetti dell’Avellino, è sempre sul tavolo, anche se il giocatore, milanese di nascita, preferirebbe una sistemazione nel girone A.
Più sfumata la strategia riguardante l’attacco. Per Gabriele Gori (1999) non risultano trattative concrete al momento ma il giocatore, contrattizzato fino al 2027 a cifre altisonanti, è cedibile e l’Avellino sarebbe anche disposto a coprirne parte dell’ingaggio. Gori ha già vestito l’amaranto nella stagione 2019/20: segnò 9 reti, era in prestito dalla Fiorentina e poi andò a Vicenza, Cosenza e Reggio Calabria, sempre in B, prima di accasarsi in Irpinia in C. Nella passata stagione la parentesi da gennaio a giugno al SudTirol. Si tratta di un elemento di prima fascia, più uomo d’area che uomo squadra come lo sono Cianci e Mario Ravasio (1998), prelevato a gennaio dal Cittadella e vincolato per altri due anni. Bucchi e Cutolo hanno sempre speso parole di elogio per l’ex Sorrento ma queste sono le ultime ore di riflessione: dargli fiducia e privilegiare la continuità oppure sfruttare in extremis le ultime occasioni del mercato.