mister Menichini durante una sessione di allenamento (foto pagina fb Us Città di Pontedera)

Trattative in corso per il passaggio del club a Sportheca, sede a San Paolo e obiettivi ambiziosi. L’esperto tecnico granata ha dovuto fronteggiare un avvio di stagione non semplice: sconfitta ai rigori in Coppa contro il Perugia, ko di misura all’esordio di campionato di Sassari. La squadra ha l’età media più bassa del girone dopo la Juve Next Gen ed è sterile in attacco ma sa giocare ed è combattiva. Domani probabile 4231 con Ladinetti e Scaccabarozzi elementi top. Il gioiellino Ianesi in uscita sul mercato

IL FONDO BRASILIANO – L’Arezzo vuol continuare la sua marcia e nella prima trasferta della stagione avrà di fronte, all’Ettore Mannucci, il Pontedera. La società granata potrebbe nei prossimi giorni cambiare proprietà. Difatti, come confermato anche in un intervista al Tirreno dal presidente del club Simone Millozzi, è in piedi una trattativa, a quanto pare ben avviata, per l’acquisto del club da parte di Sportheca, fondo sudamericano con sede a San Paolo, in Brasile. È composto al proprio interno da varie startup e imprese legate al mondo del calcio e dello sport, con l’ambizioso obbiettivo di combinare tecnologia all’avanguardia per le società ed enti sportivi in diversi Paesi, per creare nuove fonti di reddito e sbloccare opportunità di crescita. Il Fondo in due mesi ha contattato il sindaco Matteo Franconi, presentato il proprio progetto di sviluppo, per poi arrivare in Italia e mettersi a sedere negli uffici della società. L’impegno è quello di versare 500mila euro entro il 31 dicembre. Se l’acquisizione andrà in porto, Sportheca ha l’intenzione di presentarsi alla città e ai tifosi con una conferenza stampa aperta a tutti, per poter così illustrare il proprio progetto, che non escluderebbe ambizioni di serie B nell’arco di 4-5 anni.

L’ESPERIENZA DI MENICHINI – Tornando al campo, in panchina dallo scorso 5 ottobre siede Leonardo Menichini. Classe 1953, nativo di Ponsacco, ex difensore con oltre 230 presenze tra serie A e B con Roma, Catanzaro e Ascoli. Vanta una ultratrentennale carriera da allenatore, iniziata come vice di Carlo Mazzone sulle panchine di Roma, Cagliari, Napoli, Bologna, Perugia e Brescia, prima di diventare “titolare” in numerose squadre di serie B e C. E’ partito da Ancona nel 2003, per poi proseguire tra le altre con Crotone, Salernitana, Reggiana, Pisa, Livorno e Lucchese, fino a giungere nel gennaio 2024 sulla panchina della Turris, portando i corallini al raggiungimento di una miracolosa salvezza, all’ultima giornata. Esperto, pragmatico, considerato un ottimo gestore del gruppo, lo scorso anno ha condotto il Pontedera a un buon decimo posto finale che gli ha permesso di partecipare ai play-off, dove è stato eliminato dalla Vis Pesaro.

IANESI SUL MERCATO – Nuovo il direttore sportivo. Dallo scorso giugno Carlo Taldo, ex Casertana, ha sostituito Moreno Zocchi approdato a Trento, prendendo in mano la gestione tecnica. Poche le riconferme, le più importanti sono state quelle di Pretato, Perretta, Ladinetti e soprattutto Scaccabarozzi, mentre in entrata sono stati tesserati tanti giovani, come di consuetudine da quelle parti. I principali arrivi sono quelli del portiere Vannucchi e dell’attaccante Tarantino dalla Fiorentina, quelli di Herculano Nabian, attaccante lo scorso anno in Spagna al Merida e Tempre, reduce dall’esperienza alla Nocerina, dall’Empoli. Dal Sassuolo è giunto in granata il difensore Corradini, mentre si è cercata esperienza con il difensore Vona, ex Latina. La società ha scommesso su Tommaso Andolfi, centravanti lo scorso anno autore di12 reti al Tau in serie D e in precedenza bomber in eccellenza con la maglia del Cuoiopelli. Da definire la posizione di Simone Ianesi, il giocatore di maggiore qualità della rosa, rientrato dal prestito al Milan Futuro, in ritardo di condizione e sul mercato. A giugno per lui si parlava anche di Arezzo, con la situazione che si dovrebbe definire negli ultimi giorni di trattative: anche la Samp ha chiesto informazioni.

INIZIO IN SALITA – La stagione ufficiale della squadra granata non è iniziata nel migliore dei modi. Prima l’eliminazione in coppa Italia, ai rigori, contro il Perugia e poi la sconfitta all’esordio in campionato (1-0) per mano della Torres. Quello visto a Sassari è stato un Pontedera a due facce. Male nel primo tempo, dove la squadra di Menichini ha sofferto il ritmo, l’intensità e le giocate dei padroni di casa, che hanno trovato il gol partita alla mezz’ora con Zecca. Nella ripresa, dagli spogliatoi, è rientrata una squadra diversa, che ha creato un paio di ghiotte occasioni con Bassanini e Vitale, peccando però di freddezza e precisione, ma che ha messo in campo carattere e voglia di recuperare il match, ma questo non è bastato. Il mister ha comunque “assolto” i suoi giocatori, senza imputare troppe colpe ai propri ragazzi, ma ha fatto notare che la fase offensiva deve crescere e migliorare. Da segnalare che tra le fila della compagine pontederese, nell’undici iniziale, erano presenti ben cinque debuttanti assoluti in serie C: Vannucchi, Corradini, Tempre, Milazzo ed Herculano Nabian. Inoltre c’era Bassanini che può essere considerato alla stregua dei compagni visto che, nelle uniche tre presenze collezionate l’anno scorso nella Giana, aveva messo assieme solamente 6 minuti. Le prime uscite ufficiali hanno detto che il Pontedera (la squadra con l’età media più bassa del girone dopo la Juve Next Gen) è compagine volenterosa, messa bene in campo, attenta in fase difensiva e di non possesso, ma che sta mancando nella fase conclusiva: a ora zero reti in 180 minuti di gare ufficiali.

Perretta contro Tavernelli nella partita di un anno fa al Mannucci

MODULO E FORMAZIONE – Per la sfida del Mannucci, Menichini dovrà probabilmente fare a meno di Migliardi, alle prese con un problema alla caviglia, che va ad aggiungersi a Ianesi e ai lungodegenti Cerretti e Ballan, mentre sono da verificare le condizioni di Manfredonia, arrivato solo da pochi giorni. Pontedera presumibilmente con il 4231. A protezione del portiere Vannucchi, linea difensiva con a destra capitan Perretta e a sinistra Tempre. Ballottaggio aperto al centro della difesa dove sono in tre per due maglie ovvero Vona, Corradini e l’ex Pretato, con quest’ultimi due favoriti. In mediana Ladinetti con al suo fianco uno tra Milazzo e Pietra, a supporto del tridente composto da Vitali, Scaccabarozzi e Polizzi o Bassanini. Riferimento offensivo dovrebbe essere Andolfi preferito a Herculano Nabian, reduce dalla prova incolore di Sassari. Non è escluso però, come nel secondo tempo del turno scorso, il passaggio al 3421 con l’inserimento di un difensore centrale in più, Vona, al posto di uno dei trequartisti.

GIOCATORI TOP – I giocatori di maggiore qualità sono Riccardo Ladinetti e Jacopo Scaccabarozzi. Il primo è centrocampista classe 2000 originario di Cagliari, dove ha fatto tutto il percorso nel settore giovanile fino all’esordio in serie A del 18 luglio 2020 contro il Sassuolo, mettendo insieme tre presenze nella massima serie. Nella luglio 2021, dopo una buona stagione all’Olbia, è stato fermato per 3 mesi dallo staff medico del Cagliari a causa di alcune alterazioni cardiologiche, forse relative alla positività al Covid-19. Rientrato dal riposo forzato con Olbia, è approdato per la prima volta al Pontedera. Poi Catania, Taranto e il ritorno nella città della Piaggio nel luglio 2024. Buona esperienza in C, discreta visione di gioco, maggiormente a suo agio a giostrare come play, buon tiro, temperamentale, apprezzabile tatticamente, uno che sa farsi valere anche in fase di non possesso. Scaccabarozzi è classe ’94, in C da oltre 10 stagioni, dove ha messo assieme oltre 350 presenze e vestito le maglie di Renate, Lecco, Juve Stabia, Vibonese e Turris, suo ultimo club prima di approdare lo scorso 7 gennaio in granata, voluto espressamente da mister Menichini. A inizio carriera aveva suscito l’interesse dei club di serie superiore, su tutti il Parma. È centrocampista moderno di grande intensità e duttilità, che può ricoprire qualunque ruolo, dalla mezzala al trequartista, ma può essere utilizzato addirittura come esterno. Discrete doti tecniche, gran corridore, abile negli inserimenti senza palla e pericoloso in zona gol.