Venerdì la sconfitta interna con il Guidonia, oggi alle 18.30 la partita in casa della Pianese. Torna Mawuli, prima da titolare per Varela, ballottaggi in difesa e a centrocampo

Siamo ancora nel post Guidonia ma siamo anche a poche ore dalla partita in casa della Pianese. Dunque l’analisi di ciò che è successo venerdì è pure un monito per non ripetere gli stessi errori nella prossima partita. Innanzitutto l’approccio alla gara, non granché sia ad Alessandria contro la Juventus Next Gen che nell’ultima uscita. E non è un caso che l’Arezzo sia andato sotto nel punteggio entrambe le volte.

Una delle domande più ricorrenti di questi giorni era se l’Arezzo può giocare senza la fisicità e la muscolarità di Mawuli a centrocampo. La risposta è sì, si può giocare senza Mawuli come si può giocare, a turno, senza tutti gli altri. La forza della squadra quest’anno sta nella profondità della rosa, che garantisce ricambi di livello. E poi Bucchi ha questa filosofia fatta di possesso, di aggressione alta, di attaccare ogni volta che si può: quindi meno interdizione e più palleggio è una massima che lo caratterizza. Stasera però, così a occhio e croce, Mawuli dovrebbe essere in campo.

Un altro tema riguarda il cinismo sotto porta, che Bucchi ha spesso invocato. Da ex centravanti, sa che la freddezza in zona gol è allenabile fino a un certo punto. Poi è una di quelle cose che o ce l’hai o non ce l’hai. Curricula alla mano, Cianci e Ravasio non sono mai stati due sfondareti. Quest’anno Cianci è ancora a zero, Ravasio a 2 e sono state due reti segnate entrambe da subentrato, una delle quali su rigore. Loro devono combinare qualcosa di più, specie in partite che diventano assedi all’area avversaria come l’ultima disputata. Ma non è facile perché già fanno tante altre cose, compreso un lavoro sporco e di raccordo di ampie proporzioni.

Per concludere. La sconfitta di venerdì, la prima in stagione, deve far scattare un campanello d’allarme ma non deve minare le certezze che la squadra si era costruita in questi primi due mesi di lavoro. La rosa è oggettivamente competitiva, di valore, e Bucchi finora ha saputo toccare le corde giuste sia dal punto di vista tecnico/tattico che psicologico. Un inciampo ci può stare, l’importante è rimettersi subito in carreggiata. Fare turn over nei modi e nei tempi giusti. Giocare per segnare un gol in più tenendo a mente che in Italia, in ogni categoria e salvo eccezioni, i campionati si vincono con le difese di ferro.

Oggi sarà un bel test contro una Pianese battagliera, fin qui molto solida nelle sue prestazioni ma sterile in attacco. Probabili titolari i tre ex Masetti, Coccia e Sussi nel 352 di Birindelli. In avanti possibile chance per Ongaro, oggetto del desiderio amaranto nel mercato di gennaio della scorsa stagione. Calcio d’inizio alle 18.30, più di 500 i tifosi amaranto al seguito. La probabile formazione.

AREZZO (433): 22 Venturi; 26 De Col, 13 Gilli, 19 Chiosa, 37 Righetti; 8 Mawuli, 7 Guccione, 78 Iaccarino; 10 Pattarello, 71 Cianci, 11 Varela.

Ballottaggi: Gilli-Arena, Chiosa-Gigli, Righetti-Tito, Iaccarino-Chierico.