Insolita e tormentata, la trasferta di Piancastagnaio del 30 gennaio 2011 è stata di quelle che non si scordano

Dallo zibaldino del 30 gennaio 2011

Insolita e tormentata, la trasferta di Piancastagnaio del 30 gennaio 2011 è stata di quelle che non si scordano. Perché lassù l’Arezzo non ci s’era mai arrampicato a giocare in campionato, perché ha piovuto, nevicato, c’era la nebbia, la mota, un po’ di vento ma non faceva tutto quel freddo, perché Mario Raso sembrava Mario Frick dei tempi d’oro, perché vedere Abel Balbo in tribuna, sul cocuzzolo della montagna, che trepida e strepita per una palla persa da Galasso fa sempre un certo effetto e perché, santo Dio, finalmente si è avuta l’impressione che in campo c’era una squadra quadrata, solida e pugnace. La nostra!