L’ex ct azzurro ospite del Festival del calcio. Prima del dibattito al teatro di via Bicchieraia, ha ricevuto in omaggio il volume del Museo Amaranto dedicato al centenario del Cavallino

È un Luciano Spalletti che ancora sta metabolizzando il dolore e l’amarezza per come si è conclusa l’esperienza da ct della nazionale quello che oggi, giovedì 25 settembre, ha fatto visita ad Arezzo. Il mister originario di Certaldo è stato ospite del Festival del calcio italiano al teatro Pietro Aretino in via della Bicchieraia, dove ha presentato il libro “Il paradiso esiste ma quanta fatica” scritto con il giornalista Giancarlo Dotto.

“L’esperienza dell’Italia – ha confessato l’allenatore toscano – mi sta ancora martellando forte in testa. Non mi sono posto l’obiettivo di dimenticarla, anzi si accetta tutta e soprattutto il dolore che ti fa. E poi ovviamente si riparte. Sicuramente non è andata come volevo, ma voglio riconoscermi l’impegno che è stato totale”.

Durante la presentazione del libro, il tecnico ha parlato anche del suo futuro, senza sbilanciarsi su un ipotetico approdo alla Fiorentina: “Sicuramente ripartirò. Come e quando non lo so ancora. Firenze è una realtà calcistica importante, Pioli è un’assoluta garanzia e c’è un presidente che vuole bene alla città”.

Prima di cominciare il dibattito, l’ex amaranto Fernando Orsi ha consegnato a Spalletti il libro sui 100 anni di Arezzo stampato dal Museo in occasione del centenario del club. Il tecnico del terzo scudetto del Napoli ha poi abbracciato l’aretino Guido Carboni, ex Empoli come lui, e ha dato inizio al suo intervento.