l'esultanza di Pietro Cianci dopo il gol al Gubbio

Il fatto che Ravenna e Ascoli stiano marciando allo stesso ritmo non sposta di una virgola l’apprezzamento per quanto fatto finora dall’Arezzo. Il centravanti ha finalmente rotto il ghiaccio e si candida per un posto da titolare nel big match di domenica prossima. Gli scontri diretti in arrivo daranno una svolta anche alla classifica

L’Arezzo continua a vincere e, come suol dirsi, carta canta. Otto successi in nove giornate, ventiquattro punti in classifica, due in più dello squadrone di Somma che nel 2003 firmò un abbrivio rimasto nella memoria, il prologo alla promozione in serie B. Il fatto che Ravenna e Ascoli stiano marciando allo stesso ritmo non sposta di una virgola l’apprezzamento per quanto fatto finora dalla squadra. Bucchi era partito con i favori del pronostico ma nessuno, forse nemmeno lui, si sarebbe aspettato uno score del genere quando siamo a un quarto del torneo. Certo, tutti questi punti non hanno scavato nessun ampio distacco. Ma è un pensiero che hanno anche a Ravenna e Ascoli.

L’ultima partita contro il Gubbio ha messo in copertina Pietro Cianci, se non altro perché ha segnato il suo primo gol stagionale. Su rigore, è vero, ma per un centravanti la palla in rete ha sempre un effetto taumaturgico. Bucchi gli ha fatto i complimenti per la prestazione, più vigorosa di altre volte, corroborata da uno spirito diverso. Finora l’apporto delle prime punte al totale dei gol realizzati dall’Arezzo non è stato copioso: un gol Cianci su rigore, due gol Ravasio (uno su rigore). Ma è un dettaglio che poteva essere messo in conto, considerando l’incidenza degli esterni offensivi sia nello sviluppo della manovra che in fase realizzativa. E comunque Cianci, salvo sorprese, si è guadagnato un posto da titolare nel big match di Ravenna.

La sensazione, più in generale, è che Bucchi abbia trovato il giusto mix tra equilibrio tattico e mentalità vincente. L’entusiasmo cresce, i risultati consolidano le certezze e la classifica sorride. Domenica arriva una tappa cruciale di un percorso che sta assumendo contorni sempre più interessanti, anche perché in testa è una lotta a tre e nessuno molla. Tra le squadre di vertice e il resto del gruppo si è già creato il vuoto, con le quarte che si trovano a -10. L’Ascoli ha miglior attacco e miglior difesa, il Ravenna ha espugnato un campo ostico come quello di San Benedetto ma l’Arezzo ha tante frecce al suo arco. E il destino di questo campionato è tutto da scrivere.