Il provvedimento del prefetto dopo le indicazioni del Casms. Pesano sulla decisione i tafferugli che si verificarono il 29 settembre 2024 a poche centinaia di metri dal Comunale. Ammenda di 500 euro per l’Arezzo dopo la trasferta di Ravenna
Vietata la vendita di biglietti ai tifosi residenti nella provincia di Arezzo per la partita Ternana-Arezzo in programma sabato 25 ottobre allo stadio Libero Liberati.
Il provvedimento è stato adottato dal prefetto di Terni, Antonietta Orlando, per prevenire possibili ripercussioni sulla sicurezza e sull’ordine pubblico, alla luce delle valutazioni espresse dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive con determina n. 35 del 15 ottobre scorso e sentito il questore di Terni.
La decisione deriva dell’annosa rivalità che contrappone le due tifoserie, più volte degenerata in comportamenti violenti ad opera di entrambe le compagini. Da ultimo, il 29 settembre 2024, ad Arezzo, prima dell’incontro di calcio, in un’area poco distante dall’impianto sportivo, gruppi di sostenitori aretini e ternani hanno dato luogo a violenti scontri, con lancio di razzi, fumogeni e corpi contundenti, causando anche un vasto incendio in un campo adiacente, sedato dall’intervento di mezzi dei vigili del fuoco.
Le ulteriori misure da adottare per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’incontro sportivo saranno definite nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica programmato per il 23 ottobre.
Anche l’anno scorso, per la partita del Liberati del 10 febbraio, fu vietata la vendita di biglietti ai tifosi residenti nella provincia di Arezzo. Oggi come allora pesano sul responso finale gli incidenti che si verificarono prima della gara del 29 settembre 2024, ripresi da alcuni video che finirono subito online. I tifosi ternani, arrivati in via Benedetto da Maiano, abbandonarono i minivan su cui viaggiavano per andare a scontrarsi con gli aretini. I tafferugli si conclusero dopo l’arrivo della polizia. Sia ai sostenitori amaranto che a quelli rossoverdi venne poi vietata la trasferta successiva, che coincise con le partite giocate dalle rispettive squadre a Sassari contro la Torres.
Oggi intanto il giudice sportivo ha inflitto un’ammenda di 500 euro alla società amaranto “per fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e per fatti violenti commessi dai suoi sostenitori, consistiti nell’aver lanciato, prima dell’inizio della gara di Ravenna, mentre le squadre erano schierate in campo per i saluti, un fumogeno sul terreno di gioco, senza conseguenze”.