La partita di lunedì prossimo era stata rinviata dall’Osservatorio all’analisi del Casms. Hanno pesato sul responso finale i tafferugli che si verificarono prima della gara di andata. Piantedosi intanto annuncia la linea dura: “Anche in questo fine settimana gravissimi incidenti ad opera di teppisti che vanno assicurati alla giustizia. Le misure di prevenzione adottate dalle autorità si confermano indispensabili”
Ore 17 – Vietata la vendita di biglietti ai tifosi residenti nella provincia di Arezzo per la partita Ternana-Arezzo, in programma lunedì 10 febbraio 2025 allo stadio Libero Liberati. Il provvedimento è stato emesso dal prefetto di Terni, Antonietta Orlando, per prevenire possibili ripercussioni sulla sicurezza e sull’ordine pubblico, alla luce delle valutazioni espresse dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive con determina n. 4 del 29 gennaio scorso. La decisione, assunta anche sulla base del parere espresso dal questore di Terni, deriva dell’annosa rivalità che contrappone le due tifoserie degenerata, durante la gara di andata del corrente campionato, in comportamenti violenti ad opera di entrambe le compagini.
Ore 13 – E’ sub judice la partecipazione dei tifosi amaranto alla trasferta di Terni. L’Osservatorio ha infatti inserito quella di lunedì prossimo (inizio alle 20.30) nell’elenco delle gare a rischio, rinviando una valutazione più approfondita sui problemi di ordine pubblico al Casms. La prevendita dei biglietti per il settore ospiti, quindi, resterà bloccata fino alla decisione del Comitato di analisi.
Pesano sul responso finale gli incidenti che si verificarono prima della gara di andata, il 29 settembre, ripresi da alcuni video che finirono subito online. I tifosi ternani, arrivati in via Benedetto da Maiano, abbandonarono i minivan su cui viaggiavano per andare a scontrarsi con gli aretini. I tafferugli si conclusero dopo l’arrivo della polizia. Sia ai sostenitori amaranto che a quelli rossoverdi venne poi vietata la trasferta successiva, che coincise con le partite giocate dalle rispettive squadre a Sassari contro la Torres.
Nell’ultimo week end, in relazione alle partite di calcio, si sono registrati disordini a Udine, dove è stato assaltato il treno che trasportava i tifosi del Venezia, e a Modena, dove i sostenitori emiliani hanno atteso l’arrivo in stazione del convoglio con i mantovani a bordo, dando vita a una fitta sassaiola.
Il ministro Piantedosi, proprio stamani, ha detto: “Anche in questo fine settimana si sono verificati gravissimi incidenti ed episodi di violenza ad opera di sedicenti tifosi che, in realtà, sono soltanto teppisti in cerca di una scusa per creare disordini. Soltanto grazie alle azioni di prevenzione messe in campo e alla professionalità delle forze dell’ordine è stato scongiurato un bilancio ancor più pesante. La gratitudine nei confronti delle forze di polizia va di pari passo con la ferma determinazione nel perseguire i responsabili di queste violenze assicurandoli alla giustizia, perché la società civile e in particolare il mondo dello sport non debbano subire le conseguenze di tali comportamenti. Il susseguirsi di queste manifestazioni di inciviltà e violenza peraltro dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che le misure di prevenzione adottate dalle autorità (come i divieti di trasferta o le prescrizioni sugli orari delle partite) sono assolutamente necessarie, ma occorre sviluppare ancora una riflessione per ogni ulteriore possibile coinvolgimento del mondo dello sport per allontanare definitivamente quei soggetti interessati solo ad occasioni di scontro violento e ad atti di teppismo”.