Secondo la questura romagnola, che ha interdetto l’accesso alla manifestazioni sportive per un 29enne e un 49enne, i sostenitori locali avrebbero cercato lo scontro con gli aretini che, a bordo di pullman e minivan, stavano ripartendo dallo stadio
Il questore di Ravenna ha emesso due provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (Daspo), per la durata di un anno, nei confronti di due cittadini ravennati di 29 e 49 anni. Sono tutt’ora in corso le istruttorie per vagliare le posizioni di diversi altri tifosi che con la loro condotta, secondo la questura, avrebbero posto in grave pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica.
I disordini, si legge nella nota, si sarebbero verificati al termine di Ravenna-Arezzo di domenica, durante il passaggio del corteo della tifoseria amaranto che stava lasciando la città. Un gruppo di ultras locali è riuscito a raggiungere a piedi l’intersezione stradale semaforica via Ravegnana/via Galilei, sotto il costante controllo del personale delle forze di polizia che ne ha impedito l’avanzata.
All’arrivo dei pullman e dei minivan aretini, i tifosi locali hanno incitato i rivali alla discesa dai mezzi per arrivare allo scontro tanto che, appena oltrepassato il suddetto incrocio, i supporters dell’Arezzo sono scesi dai veicoli, alcuni con i volti travisati. Nella circostanza, un gruppo di ravennati ha tentato di oltrepassare lo sbarramento e solo grazie all’intervento degli agenti, che si sono frapposti fra le due compagini, è stata scongiurata la rissa in strada, con grave pericolo anche per il transito delle autovetture.
Gli immediati accertamenti hanno permesso di identificare i soggetti che più si sono distinti nell’azione intimidatoria, chiaramente finalizzata a porre in essere condotte violente.












