Shaka Mawuli, frattura allo zigomo da superare

Il bollettino medico diramato oggi dall’Arezzo lascia accesa una fiammella di speranza per l’utilizzo del ghanese ad Ascoli. Le probabilità che il centrocampista sia convocabile sono poche ma comunque più di ieri, quando la sua assenza sembrava irrimediabilmente certa

C’è una fiammella accesa nel bollettino medico diramato oggi dall’Arezzo e riguardante Shaka Mawuli. “Gli esami specialistici hanno escluso la necessità di un intervento chirurgico: verrà quindi adottato un trattamento conservativo – si legge. Il giocatore potrà tornare ad allenarsi con l’ausilio di una mascherina protettiva e, in maniera graduale, riprenderà un’attività completa con il gruppo”.

Le probabilità che il centrocampista recuperi per la trasferta di Ascoli non sono molte, anzi, ma sono comunque più di ieri, quando la sua assenza sembrava irrimediabilmente certa. Il fatto che Mawuli non debba finire sotto i ferri è una buona notizia che lascia aperto uno spiraglio per il big match di domenica, considerando anche l’emergenza in cui si trova Bucchi a causa degli infortuni di Dezi e Renzi e della squalifica di Iaccarino.

Molto dipenderà da come il ghanese reagirà al lavoro sul campo, se il dolore sarà controllato e sopportabile, se non accuserà sintomi associati alla frattura, come ad esempio le difficoltà alla vista che erano emerse venerdì a botta calda. E infine sarà fondamentale che la mascherina venga tollerata senza scompensi né fastidi.

E’ una corsa contro il tempo, perché tra l’infortunio contro il Bra e la prossima partita c’è un intervallo di soli nove giorni. La casistica però dice che in passato qualche recupero lampo c’è stato e quindi questa ipotesi non è da scartare a priori. Per Mawuli, che stava attraversando un ottimo periodo di forma, saranno decisive le sedute di allenamento dei prossimi giorni, a cominciare da quella di domattina a Rigutino.