Un’atmosfera così non si respirava da anni: gli amaranto chiamati a difendere la leadership in classifica sul campo della terza forza del torneo. 4231 contro 433, la difesa meno battuta contro il miglior attacco. Undicimila persone sugli spalti, 565 aretini nel settore ospiti

Un’atmosfera così non si respirava da anni. L’Arezzo capolista va a giocarsi uno scontro diretto di fondamentale importanza sul campo dell’Ascoli, terzo in classifica con dichiarate velleità di rimonta. Il primo posto degli amaranto, il blasone dell’avversario, il tutto esaurito allo stadio Del Duca, con undicimila persone sugli spalti, danno a questa sfida un sapore speciale. L’attesa è stata palpabile in settimana, nonostante si tratti solo della quindicesima giornata. Nulla di decisivo ancora, anche se i punti avranno un peso specifico rilevante.

AREZZO ALL’ATTACCO – Bucchi non sposterà di una virgola la sua filosofia di gara: attaccare, aggredire, proporre. L’Arezzo ha un’identità ben precisa e il tecnico l’ha ribadito nell’ultima conferenza stampa. “Dovremo adattare qualcosa senza stravolgere nulla” le sue parole, legate soprattutto alle assenze. Mancheranno Dezi e Renzi, lungodegenti ormai, oltre a Dell’Aquila (infortunato) e Iaccarino (squalificato). In più c’è Ravasio a mezzo servizio per colpa della sciatalgia e Mawuli che rimarrà in dubbio fino a pochi minuti prima del via: con il Bra si è fratturato lo zigomo, venerdì ha iniziato ad allenarsi con una mascherina protettiva, è più no che sì in vista di domani. 

Per quanto riguarda la formazione, si andrà avanti con il 433 e Meli che a questo punto è il candidato più probabile per completare il reparto mediano insieme a Guccione e Chierico. L’Arezzo ha il miglior attacco di tutta la serie C (28 gol) e anche il miglior attacco esterno (15 gol): nonostante le defezioni, scenderà in campo per imporsi come accaduto nell’altro scontro diretto di Ravenna, a prescindere dalla classifica e dal fattore campo.

LA DIFESA DELL’ASCOLI – Sul fronte opposto c’è la terza forza del torneo (-4 dall’Arezzo) con la difesa meno perforata d’Europa nei tornei professionistici: appena 4 i gol al passivo, per una squadra che fa della tecnica, della rapidità e del controllo del gioco le sue armi migliori. Mister Tomei ha sottolineato il fatto che domenica sera, a prescindere dal risultato, nessuna delle due squadre sarà tagliata fuori dalla corsa per la B. L’Ascoli quest’anno ha percentuali altissime di possesso palla e questa sarà uno delle chiavi del match.

Scontata la conferma del 4231 bianconero, con l’ex Gori al centro dell’attacco e i furetti Silipo, Rizzo Pinna e D’Uffizi sulla trequarti. A guidare la difesa il capitano Curado e l’altro centrale Rizzo. Si preannuncia una sfida aperta, senza tatticismi, in cui tutte e due le squadre proveranno a vincere, anche se l’Ascoli non può permettersi di perdere. Sono vere tutte le premesse fatte sopra ma trovarsi a -7 quando ancora non è finito il girone di andata, potrebbe causare qualche contraccolpo.

Imponente la cornice di pubblico, con i biglietti polverizzati in poche ore in tutti i settori, compreso quello dei tifosi amaranto dove tiferanno 565 persone. Calcio d’inizio alle 14.30, con un pezzettino di serie B in palio.