Varela in azione a Sassari

Righetti concede il cross a Sala, Chiosa si perde Di Stefano in area, Venturi respinge così così e Gigli è pigro nel seguire l’avversario che segna l’1-0. Intermittente la regia di Guccione, Gilli lotta e combatte, Cianci generoso anche se poco lucido, Varela a sprazzi e senza gol da due mesi

Le pagelle di Torres-Arezzo.

VENTURI 6 Indirizza la squadra, in collaborazione con altri indolenti compagni, verso una china balorda: la respinta sul colpo di testa di Di Stefano è moscia e Starita lo fulmina ringraziando. Poi però evita che il pomeriggio si trasformi in un bagno di sangue, dapprima stoppando Sala e in seguito volando per intercettare il colpo di testa di Diakite, destinato all’angolino. Messo tutto sulla bilancia, si guadagna la pagnotta.

DE COL 5 Gioca in condizioni menomate, recuperato in fretta e furia dopo il dolorino al flessore accusato con il Pineto. Fa l’esterno a tutta fascia nel 343 pensato da Bucchi&Giampieretti ma Zambataro ha più brio di lui. Considerato il quadro clinico, lo svantaggio e la necessità di avere più peso davanti, resta negli spogliatoi all’intervallo (1′ st Ravasio 7 Dati statistici di rilievo: non segnava su azione dal 19 ottobre, giorno del colpaccio a Ravenna. Firma la sua quinta rete stagionale, anche questa da subentrato. Per la prima volta, lui segna e l’Arezzo non vince, anche se il diagonale di sinistro ha un peso specifico rilevante perché scongiura il secondo ko nelle ultime tre giornate. Tre quarti d’ora energici).

GILLI 6 Si fa male alla spalla dopo pochi minuti a causa di un contrasto con Musso. Gioca stringendo i denti, non perde vigoria nei contrasti, lotta e combatte una partita fatta di corpo a corpo e sportellate.

CHIOSA 5.5 Pesa la sbavatura in occasione del gol di Starita. Quando Sala crossa, lui è appiccicato a Di Stefano, lo bracca, lo tiene con le braccia rivolgendo la schiena al pallone. Però lo perde al momento topico, quello colpisce di testa e addio. Di lì in avanti ci mette nerbo e fisicità, prevalendo in quasi tutti i duelli aerei con Musso.

GIGLI 5 Pigro quando si fa sgattaiolare via Starita, il quale si avventa sulla respinta inefficace di Venturi e la sbatte dentro. Rischia grosso anche qualche minuto dopo, con una respinta corta sui piedi di Di Stefano che per fortuna calcia in curva dal limite dell’area. Meno sovrastante di altre volte.

RIGHETTI 5 Non attraversa un gran periodo. Titolare a Sassari nonostante i due svarioni costati altrettanti rigori contro il Pineto, comincia male e concede campo e giocate a Sala. Da lì nasce il gol della Torres. Prestazione con pochi sussulti (25′ st Perrotta ng).

MAWULI 6 Per 70 minuti perde la bussola anche lui, sballottato dentro una partita di tamburello: un lancio lungo di qua, un lancio lungo di là, complice il campo da mani nei capelli. Si salva con quell’animosità che ormai lo contraddistingue, tenendo botta contro i mediani sardi che non brillano. Ha il grande merito di azzannare un pallone vagante sulla trequarti rossoblu, vincere di prepotenza il duello con Giorico e mandare in porta Ravasio per l’1-1.

GUCCIONE 5.5 Intermittente, un po’ sì e un po’ no, un bel lancio per aprire il gioco e una lunga pausa. L’alibi del terreno pessimo, per uno che gioca di tecnica come lui, non è banale né ininfluente. Però è un po’ di tempo che fatica a dare continuità alla regia. Se dipenda da lui o dal contorno che è calato di rendimento, è interrogativo per Bucchi.

VARELA 6 E’ il grande ex della partita. Lui la sente, di là lo aspettano al varco. Non è scintillante ma qualcosa, raschia raschia, produce. Gioca da esterno del tridente, quindi da laterale a destra, nel finale di nuovo a sinistra. Conclude in porta una volta sola, semina qualche sgassata qua e là. Sprazzi apprezzabili ma, per l’appunto, solo sprazzi del Momo che spaccava (e che non segna dal 19 ottobre).

CIANCI 6 Con Antonelli sembra di rivedere il duello rusticano andato in scena con Noce a Livorno. Il difensore più fisicato gli si mette alla calcagna e giù legnate: una a te, una a me e vediamo chi ne ha di più. Generoso, impreciso in alcune giocate, lottatore, non sempre lucido. Ammonito, salterà Forlì per squalifica.

PATTARELLO 5 Ha i bioritmi in ribasso, non sfonda, va a sbattere sull’avversario. Un solo guizzo al minuto 80, con Zaccagno che gli respinge il tiro. Nelle ultime sette giornate ha segnato su azione soltanto ad Ascoli e senza di lui l’Arezzo scala una marcia nel motore. La pausa cade a pennello, nel 2026 serve il Pattarello vero o sono guai.