(foto PescaraCalcio.com)

Annata altalenante per i biancazzurri, in testa alla classifica fino a dicembre e adesso a -20 dalla Virtus Entella. Il presidente Sebastiani ha annunciato la volontà di cedere il club, con la tifoseria che da tempo contesta la proprietà. Domani contro l’Arezzo sarà ancora 433 con tanta qualità a centrocampo. Il play Squizzato e l’attaccante Merola, ex di turno, i giocatori top

PESCARA IN VENDITA – Impegnativa trasferta per gli amaranto, che domani saranno impegnati all’Adriatico nel recupero contro il Pescara che, con 58 punti, occupa la quarta posizione. La società è in vendita, con il presidente Daniele Sebastiani che in una delle sue ultime interviste in tv, ha confermato di lavorare alla cessione del club e che ha alcune situazioni da valutare con tre gruppi, uno italiano e due stranieri. In questi ultimi mesi la tifoseria spesso è stata sul piede di guerra, contestando apertamente, con l’ultimo episodio, nella notte tra il 6 e il 7 febbraio, che ha visto ignoti imbrattare la sede del Delfino con scritte offensive nei confronti del patron.

VULCANICO BALDINI – Sulla panchina dei biancoazzurri siede uno dei personaggi più importanti dell’intera serie C, ovvero Silvio Baldini. Il sessantaseienne vulcanico mister originario di Massa, dopo l’esperienza con la Carrarese, durata quattro stagioni, ha ottenuto nel 2022, da subentrante, la promozione in B con il Palermo, mentre le ultime due esperienze con Perugia e Crotone non sono state troppo positive, finendo entrambe dopo poche giornate con le dimissioni. Lo scorso 7 luglio è diventato ufficialmente l’allenatore del Pescara. Tecnico navigato, oltre 700 panchine tra i professionisti, tra cui le diverse esperienze tra A e B con Brescia, Chievo, Empoli, Palermo e Catania. Carismatico, schietto, preparato a livello tattico, istrionico, è uno senza tanti peli sulla lingua.

MERCATO E ALTALENA – Nel mercato invernale il ds Pasquale Foggia ha cercato di portare esperienza in un gruppo dall’età media non troppo alta, per riguadagnare posizioni in classifica. Sono arrivati il terzino Letizia dalla Feralpisalò, il difensore centrale Lancini dal Novara, il centrocampista Kraja dall’Atalanta Under 23 e l’attaccante Alberti (Modena) sceso dalla B. Hanno lasciato il club Gatto, Tunjov, Giannini, accasatisi tutti al Pineto, e Vergani (Sudtirol). La squadra che aveva iniziato in modo scoppiettante la stagione, rimanendo in testa alla classifica fino ai primi di dicembre, poi piano piano ha perso posizioni, scivolando fino all’attuale quarta piazza. Dal 30 novembre in poi, cioè da quando espugnò il Barbetti di Gubbio, il Pescara è rimasto a secco di successi per quasi due mesi, ovvero otto partite. In quel periodo cinque pareggi e tre sconfitte per la banda di Baldini che aveva perso contro Legnago, Torres e Pianese, pareggiato con Campobasso, Ternana, Rimini, Perugia e Virtus Entella, spesso polemizzando su alcune decisioni arbitrali. La crisi era arrivata in modo inaspettato e pareva superata, ma le sconfitta a Sestri Levante per 3-1 e nell’ultimo turno a Pineto per 1-0, hanno consentito alla Torres il sorpasso in classifica, con le inseguitrici che si sono avvicinate pericolosamente.

CARATTERISTICHE DI SQUADRA – Il tecnico toscano, per finire nel miglior modo possibile la stagione e magari riagguantare la terza posizione, sicuramente si affiderà ai senatori del gruppo ovvero ai vari Brosco, Letizia, Lancini e Valzania, che sono i leader in campo ma soprattutto all’interno dello spogliatoio. Analizzando i freddi numeri, gli abruzzesi hanno il terzo miglior attacco del campionato con 47 reti realizzate e hanno subito 32 reti, quante l’Arezzo. La difesa vede in Plizzari un portiere affidabile per la categoria e fa perno sull’esperienza di capitan Brosco, strutturato fisicamente, forte nel gioco aereo, autore di tre realizzazioni in stagione. Buono anche il lavoro dei terzini con Letizia e Pierozzi a destra e di Crialese e Moruzzi sulla fascia mancina. Terza linea che però sarà in piena emergenza: Lancini è infortunato, per lui lesione di primo grado al flessore della coscia, Pellacani squalificato e Staver che non è ancora al top. Baldini quindi opterà per il terzino Crialese al centro della difesa. La mediana orfana di Lonardi, per lui stagione finita a causa della rottura del crociato, poggia tanto su Squizzato, su Valzania, giocatore con oltre 200 presenze in B, centrocampista moderno, abile sotto porta e negli inserimenti, uno che abbina alla quantità una buona dose di qualità, e sul giovane pescarese Dagasso. Il classe 2004 è cresciuto nel vivaio degli abruzzesi ed è un mancino di gran corsa e grinta che si sta imponendo come uno dei prospetti più interessanti della terza serie. Il reparto è ricco di qualità: Kraja, rientrato da un paio di settimane da un problema al menisco, è duttile, dotato di buona tecnica mentre De Marco, altro 2004, sta ben impressionando quando viene chiamato in causa, realizzando anche gol pesanti. L’attacco si affida alla qualità di Merola, alla rapidità di Cangiano, alle doti tecniche di Bentivegna, pienamente recuperato dopo i problemi muscolari, all’impegno e alla dedizione di Meazzi, con il nuovo acquisto Alberti che sembra essersi guadagnato la maglia da titolare come terminale. Tonin, ottimo contropiedista, sta dando un buon contributo. Ma brilla soprattutto Ferraris. È il cannoniere dei suoi con 8 reti, 22 anni appena compiuti, polivalente, abile a giocare in ogni ruolo del reparto offensivo, non troppo strutturato, molto bravo nel dribbling.

Silvio Baldini, allenatore del Pescara

MODULO E FORMAZIONE – Detto delle assenze, Pescara con il 433. Plizzari tra i pali, a destra Pierozzi o Letizia e sull’out opposto Moruzzi con la coppia centrale composta da Brosco e Crialese. A centrocampo Squizzato come play, Valzania e Dagasso come mezze ali (ma scalpitano De Marco, Meazzi e Kraja), in avanti tridente con Cangiano, Alberti e Merola, con Ferraris, Bentivegna e Meazzi prime alternative.

GIOCATORI TOP – Tra i giocatori da temere maggiormente ci sono Niccolò Squizzato e Davide Merola. Il primo è centrocampista classe ’02, originario di Gallarate, cresciuto nell’Inter, dove è arrivato quando aveva 7 anni. Con i nerazzurri vince scudetto e Supercoppa Allievi e si guadagna la convocazione di Antonio Conte nella sfida di Champions League a San Siro contro il Borussia Monchengladbach. Prima di arrivare nel 2023 in biancoazzurro, per lui esperienze con Juve Stabia e Renate. Regista con qualità tecniche importanti, visione di gioco, abilità nel passaggio, ma anche aggressività e tempismo tipici di un intendittore. Davide Merola, 25 anni da pochi giorni, cresciuto tra Inter ed Empoli, è il giocatore di maggiore qualità della rosa . Passato senza lasciar traccia per Arezzo nell’anno della retrocessione in D, si è imposto poi a Grosseto ee Foggia prima di arrivare a Pescara nel gennaio ‘23. Da allora è diventato il riferimento offensivo, grazie alle sue grandi doti tecniche. Reduce da una preparazione travagliata in estate causa un operazione ad un’ernia, è esterno mancino, a cui piace partire da destra per accentrarsi e cercare la conclusione o la rifinitura. Baricentro basso, abile nello stretto, bravo al dribbling, dotato di una conclusione secca e precisa. Lo scorso anno autore di 17 reti, ben 14 nel girone di ritorno, in questa stagione è a quota 6, condizionato anche a gennaio dalle tante voci di mercato sul suo conto.

PRECEDENTI – All’andata la gara si chiuse sullo 0-0, mentre ultimo precedente all’Adriatico risale al 16 settembre 2023. Doppio vantaggio Pescara con Tunjov e Merola, rimonta amaranto grazie all’autorete di Mesik e al meraviglioso gol di Gucci, e rete decisiva di Cangiano.