Il tecnico amaranto alla vigilia della partita in casa della capolista: “Ci sarà un’atmosfera particolare, anche se il risultato della Ternana può sicuramente condizionare l’Entella ma non noi. Da un mese in qua ogni seduta di lavoro è piacevole, c’è predisposizione al sacrificio, la testa dei ragazzi è cambiata. Playoff? Preferisco arrivare settimo e giocare sempre per vincere che arrivare quarto e fare calcoli perché ho due risultati su tre”
Cristian Bucchi si presenta alla sfida contro la capolista con grande serenità: “Capello e Settembrini domani giocheranno dall’inizio. Se lo meritano e il mio dispiacere finora è di non aver dato più spazio a qualche calciatore che si è sempre allenato bene. Da un mese in qua ogni seduta di lavoro è piacevole, c’è predisposizione al sacrificio, la testa dei ragazzi è cambiata. Io comunque non regalo niente, se qualcuno va in campo è perché ha la qualità per andarci, si chiama meritocrazia. Domani giocheremo in un’atmosfera particolare, il risultato della Ternana può sicuramente condizionare l’Entella ma non noi. L’Arezzo, a prescindere dal contorno, andrà dentro per aggredire, attaccare e consolidare il percorso fatto finora. Cosa cambia senza Pattarello? Capello è un giocatore intelligente, deve giocare per quelle che sono le sue caratteristiche. Non deve sentirsi incastrato in un modulo, piuttosto libero di esprimersi, anche perché ha grandi doti e finora ce le ha fatte vedere troppo poco. La squadra dovrà aiutarlo in questo. Affronteremo un avversario solido, quadrato, che ha avuto grande continuità e ha dimostrato di meritarsi la promozione. Noi però proveremo a rovinare la festa, anche se a me la posizione finale di classifica non sposta granché. Preferisco arrivare settimo e giocare sempre per vincere che arrivare quarto e fare calcoli perché ho due risultati su tre. Speculare, tirare su il bunker a me non piace”