Intervista di fine stagione al capitano dell’Acf Arezzo che non si nasconde: “La stagione si può considerare positiva per il risultato ottenuto, ma dovevamo fare di più per le qualità della rosa. Sono sempre stata abituata ad andare in doppia cifra e non esserci riuscita non mi soddisfa. Il futuro? Sono in contatto con la società, lavoriamo per continuare insieme”

Costanza Razzolini è il capitano dell’Acf Arezzo ormai da ben due stagioni. L’attaccante classe 1997 è un punto di riferimento per tutte le persone che gravitano intorno al mondo femminile amaranto, grazie alla sua leadership dentro e fuori dal rettangolo verde. In questa annata ha messo a referto 8 reti in campionato, nonostante abbia saltato più di un mese per infortunio. Un campionato, quello dell’Acf, che si è concluso come mai prima d’ora: miglior piazzamento in classifica sotto la gestione Anselmi in serie cadetta e 40 punti conquistati. Eppure Costanza, che nella sua carriera è sempre stata abituata a volersi migliorare, si dice non pienamente soddisfatta di come è andata l’annata. E sul futuro non si espone troppo, lasciando però intendere che la volontà di continuare con l’amaranto c’è.

La stagione è terminata con un decimo posto e 40 punti in classifica. Sei soddisfatta di ciò che avete fatto?

E’ stata una stagione particolare, abbiamo fatto il migliore risultato nella storia recente dell’Acf Arezzo raggiungendo per la prima volta i 40 punti. Credo però che avremmo potuto fare di più, contro le squadre sulla carta più forti abbiamo sempre ottenuto ottimi risultati con ottime prestazioni mentre abbiamo sprecato tanto contro le squadre sulla carta più deboli. Non sono completamente soddisfatta perché credo che non abbiamo espresso fino in fondo il nostro potenziale.

A livello personale invece?

Anche a livello personale direi la stessa cosa, sono abituata a raggiungere sempre la doppia cifra. Diciamo che per me è un obiettivo importante e sono abituata a raggiungere anche un certo numero di presenze. Quest’anno purtroppo non sono contenta né dell’uno, né dell’altro.

Però hai chiuso alla grande con una bella doppietta al Genoa. Quindi cosa è mancato a Razzolini per incidere ancora di più in questa stagione?

L’ultima partita con il Genoa è stata una bella liberazione: oltre al risultato sono molto orgogliosa della doppietta. Come dicevo prima, questo anno è stato complicato per me a livello realizzativo e aver concluso così mi dà fiducia e mi dimostra quanto sia importante lavorare duro e continuare a credere in se stessi anche quando non arrivano i risultati.

Come ti spieghi questa serie altalenante di risultati e di prestazioni fra squadre di alta classifica e cosiddette “piccole”?

I risultati altalenanti credo che siano frutto di una squadra giovane, inesperta, che magari non conosce bene i propri obiettivi anche per quanto riguarda i singoli. Questo ti porta a sottovalutare le partite dove sulla carta sembra possa servire qualcosa in meno, anche se poi alla fine sono le gare in cui si deve stare più attente.

Questo anno hai dovuto affrontare anche alcuni problemi derivanti dagli infortuni. Adesso come stai?

Ho dovuto affrontare due infortuni. Non gravi per fortuna ma che mi hanno tenuto fuori tutti e due un mese. Ho perso il ritmo delle prestazioni, della fiducia e della condizione fisica e purtroppo non sono riuscita a esprimermi come avrei voluto. Fa parte del gioco però, l’importante è continuare a lavorare.

Possiamo dire che l’Acf ripartirà da Razzolini anche l’anno prossimo?

Sono in contatto con la società, ci siamo sentiti per definire alcuni dettagli, per parlare di cosa si possa migliorare per provare a fare tutti gli anni qualcosa in più dell’anno precedente. Stiamo lavorando per continuare questo percorso insieme, ma ancora c’è tanto da fare.

Che campionato ti aspetti il prossimo anno?

Mi aspetto un campionato sempre più competitivo, dove ogni partita deve essere preparata bene e con la massima attenzione perché la concorrenza è sempre più alta e anche i punti in classifica lo dimostrano. Chiunque vorrebbe giocare in un campionato così secondo me.

Da capitano ti chiedo, su chi scommetteresti in futuro fra le tue compagne?

Non mi va di fare dei nomi perché non voglio mettere in difficolta nessuno o creare troppe aspettative, però credo che abbiamo un’ottima rosa, tra calciatrici esperte e ragazze più giovani abbiamo creato un buon amalgama e ci sono le basi per fare sempre meglio. Alle ragazze più giovani chiedo solo di mettersi a disposizione, di essere umili e di avere voglia di imparare dalle ragazze più esperte e sono sicura che faremo grandi cose, perché le basi ci sono tutte.