Pierluca Luciani del Messina (foto sporticily.it)

Serve un altro centravanti da affiancare a Ravasio, che gode della stima di tecnico e direttore sportivo, nell’ambito di quella concorrenzialità che guiderà la costruzione di tutti i reparti. Ecco alcuni nomi che piacciono a Cutolo, già rodati in categoria e con margini di crescita

Il mercato ancora non si è aperto e i nomi che fanno sognare maggiormente i tifosi sono come sempre quelli degli attaccanti. Considerato che Mario Ravasio (1998), sul quale la società ha fatto un investimento a 360 gradi a gennaio, gode della stima di tecnico e direttore sportivo, diamo un’occhiata a quei profili più o meno giovani che si sono messi in luce nell’ultima stagione e che sono stati seguiti dall’Arezzo. Non è improbabile che la società punti su uno di questi, sempre nell’ambito di quella concorrenzialità che guiderà la costruzione di tutti i reparti.

Partiamo dal più “vecchio” (per modo di dire), ovvero Flavio Junior Bianchi. Classe 2000, a breve si svincolerà dal Brescia, anche perché il suo contratto scade a fine giugno. Origine argentina ma nato ad Asti, cresciuto a Daino Marino, calcisticamente è un prodotto del vivaio del Genoa. Per lui una sola stagione di C, nel 2020-21, alla Lucchese, dove realizzò ben 14 reti. Al Brescia dal gennaio ’22, nell’ultima annata ha collezionato in B 23 presenze, realizzando 4 gol. Non troppo strutturato, destro, è rapido e abile nell’uno contro uno. Tecnicamente valido, discreto controllo di palla, buon senso del gol, abile anche nel dialogare con i compagni e nella fase di non possesso: in terza serie ha dimostrato di saper fare la differenza, su di lui ci sono anche gli occhi del Südtirol.

Mario Ravasio, classe 1998

Nel girone B di Lega Pro sono due i profili che hanno guadagnato la scena. Il primo è quello di Guglielmo Mignani, figlio d’arte, dato che suo padre Michele è un’ex bandiera del Siena e attualmente allenatore del Cesena. Classe 2002, è stato una delle sorprese più grandi di quest’ultimo campionato: ha chiuso con ben 18 reti realizzate e già a gennaio era stato oggetto del desiderio di tante squadre in C (tra cui l’Arezzo), ma anche di B (Cittadella, Brescia e Frosinone tra le altre). Sotto contratto con la Pianese, a oggi il suo nome non è uscito ancora prepotentemente nel mercato, ma in cadetteria siano pronti all’assalto il solito Südtirol e le neo promosse Virtus Entella e Avellino. Dopo aver vestito diverse maglie in D (Carpi, Lornano Badesse, Poggibonsi e Orvietana), ecco l’esplosione a livello realizzativo sull’Amiata, dove nel 2023/24 ha contributo in modo decisivo alla vittoria del campionato. È prima punta con una buona struttura fisica, tosto, bravo in area e ad attaccare la profondità, dotato di un buon piede e di apprezzabili doti balistiche.

Un altro nome che ha estimatori amaranto è quello di Jonathan Italeng. Nato in Camerun nel 2001, arriva in Italia nel 2018, ingaggiato dal Chievo. Dopo un anno passa all’Atalanta, dove trascorre due stagioni in Primavera, contribuendo alla vittoria del campionato nel 2020. Nella stagione 2021/22 debutta tra i “grandi” dividendosi tra Taranto e Lecco, ma è nell’annata successiva a Montevarchi che si mette in mostra con 6 reti. Poi una stagione tra Atalanta U23 (3 gol) e Trento (2 reti). Nel campionato appena concluso ha vestito la maglia del Pontedera con cui ha trovato la porta avversaria in 12 occasioni, suo primato personale. Prima punta caratteriale, le 12 ammonizioni e l’espulsione di Carpi lo stanno a dimostrare, fa della fisicità, del colpo di testa e delle giocate in acrobazia il suo forte. Disinvolto nel far salire la squadra e nel dialogare con i compagni. Il suo cartellino è ancora di proprietà dell’Atalanta, ma difficilmente dovrebbe restare in neroazzurro.

David Stuckler (foto As Giana Erminio)

Spostandosi nel girone A, è stato seguito con attenzione David Stuckler, attaccante danese nato nel 2004, prelevato dalla Cremonese nell’estate del 2022 a soli 17 anni, notato nell’under 19 dell’Akademisk Boldklub, squadra di terza divisione. In questa stagione era in forza alla Giana Erminio, folgorata in estate dopo un’amichevole in cui il giocatore, che vestiva la maglia grigiorossa, segnò una doppietta in venti minuti. Papà iraniano e mamma austriaca, come punto di riferimento ha Mehdi Taremi, attuale attaccante dell’Inter e star in patria. Oltre ai gol, 16 tra campionato (13), playoff (2) e coppa Italia (1), la cosa che è piaciuta agli addetti ai lavori è la tecnica abbinata alla struttura fisica. Forte nello stretto e molto bravo con la palla tra i piedi, è potente nel gioco aereo e ha una discreta capacità di finalizzazione. Dovrebbe partire per il ritiro estivo della Cremonese per essere valutato dal nuovo tecnico dei lombardi Davide Nicola, ma non è da escludere un nuovo prestito. Il Trento si sarebbe già fatto avanti.

Altro prospetto interessante del girone nord che Cutolo ha visionato più volte è Mohamed Alì Zoma, ma a Zanica è per tutti più semplicemente Momo, classe 2003 dell’AlbinoLeffe. Entrato nel club seriano nel 2013, ormai da dodici anni veste la stessa maglia, che per lui è una seconda pelle. In pianta stabile in prima squadra dalla stagione 2021/22, ha costantemente aumentato il suo score anno per anno, fino a chiudere lo scorso campionato con 13 reti in campionato e una nei playoff, dato impreziosito da 8 assist. Lottatore, seconda punta in grado di destreggiarsi come centravanti, ottima tecnica, buona visione di gioco. L’estate scorsa il club seriano ha rifiutato un’offerta importante dalla Triestina per suo cartellino (pare intorno ai 900 mila euro), ma la prossima finestra di mercato potrebbe essere buona per una sua partenza: durante la stagione è stato seguito pure da Lecce e Parma.

Infine nel girone C si è messo in luce il 2002 Pierluca Luciani, reduce dalla retrocessione con il Messina. Nonostante il risultato negativo della compagine siciliana, sono 12 le reti realizzate dal ragazzo cresciuto nel Frosinone: è esploso in questa stagione dopo i gol del campionato scorso e dopo che il Messina nell’estate 2024 ne aveva acquistato il cartellino dai ciociari. È il classico attaccante vecchia maniera, possente e temibile nel gioco aereo grazie ai suoi 186 centimetri di altezza. Agonista, con la retrocessione in D dei siciliani si ritroverà svincolato il 30 giugno. Il Cesena lo sta seguendo da vicino.