infortunio serio per Giulia Martino

La centrocampista è uscita dolorante nella sconfitta interna contro il San Marino Academy. Stop di almeno quattro mesi nella migliore delle ipotesi. Fuori anche Beatrice Bruni: per lei si parla di una lesione al legamento crociato

Oltre il danno arriva la beffa per l’Acf Arezzo di mister Benedetti. Le amaranto, dopo aver avuto quindici giorni di pausa, hanno incassato un’altra sconfitta nel match di domenica scorsa contro il San Marino Academy e al momento sono undicesime con appena sei punti in classifica. Un inizio di stagione deludente e che non sta rispettando le aspettative che la società si era prefissata a inizio stagione.

A ogni modo, a mettersi in mezzo c’è anche la sfortuna. Infatti, al 20′ del primo tempo, Giulia Martino è rimasta a terra dolorante subito dopo aver tentato di recuperare il pallone. Non c’è stato un vero e proprio contrasto: il ginocchio destro ha ceduto. Dal campo, le prime sensazioni non sono state affatto positive. Nei prossimi giorni la calciatrice sosterrà gli esami necessari affinché si possa stabilire l’entità dell’infortunio. Il rischio della rottura del crociato è concreto. In questo caso, la centrocampista rimarrà ai box per almeno sei mesi. Nella migliore delle ipotesi, ciò che tutti nell’ambiente amaranto si augurano, potrebbe trattarsi di una distorsione al ginocchio di secondo grado. In tale caso, i tempi si aggirerebbero intorno ai quattro mesi. Il ginocchio, nelle calciatrici, è una parte del corpo molto più delicata rispetto agli uomini. Gli infortuni di questa tipologia, anche ad alti livelli, ricorrono molto più frequentemente rispetto al calcio professionistico maschile.

Problemi anche in difesa per Benedetti. Oltre a Martino, ha riportato un grave infortunio al ginocchio anche Beatrice Bruni, una delle colonne portanti del reparto arretrato. Pure in questo caso, si tratterebbe di crociato, ma di una lesione anziché di una rottura come nel caso della centrocampista. In settimana verranno sostenuti gli esami necessari per stabilire l’entità dell’infortunio e quale possa essere la terapia migliore da intraprendere. La difensore dovrà decidere se sottoporsi o meno a una operazione chirurgica.

Non c’è pace quindi per Benedetti, che aveva sfruttato il periodo di pausa per lavorare sui principi di gioco e recuperare alcune giocatrici infortunate che, sino a oggi, non si erano praticamente mai viste. La sfida contro San Marino rappresentava un’ottima opportunità per ripartire e ritrovarsi dopo il pesante ko di Verona. La squadra dovrà insistere nel lavoro quotidiano e nella ricerca della propria identità, con la difficoltà per mister Benedetti di trovare nuove soluzioni dopo questi due pesanti infortuni.