Il Tribunale amministrativo dell’Umbria ha rigettato la richiesta di sospensiva avanzata dal comitato. Per i tifosi residenti in provincia di Arezzo sarà dunque impossibile acquistare i biglietti per il derby di domenica

In pratica il Tar dell’Umbria non ha deciso. Ha semplicemente fatto notare che “in questa fase cautelare non è possibile approfondire i fatti posti alla base del provvedimento impugnato”. E dunque ha rigettato la richiesta di Orgoglio Amaranto, che tramite l’avvocato Giulio Ciabattini aveva chiesto la sospensiva del decreto prefettizio con cui è stata vietata la vendita dei biglietti ai residenti in provincia di Arezzo per la partita di Perugia del 9 novembre, fissando la camera di consiglio per la trattazione collegiale per il prossimo 2 dicembre, quasi un mese dopo la disputa del derby.

Secondo il tribunale “le limitazioni preventive adottate a tutela dell’ordine pubblico in occasione degli eventi sportivi dagli organi a ciò specificamente preposti hanno carattere cautelare e costituiscono espressione di ampia discrezionalità, e non emergono dal ricorso evidenti profili di irrazionalità, inidoneità o non necessarietà delle prescrizioni contestate. Pertanto, nella prospettiva della comparazione dei contrapposti interessi, occorre accordare prevalenza all’interesse pubblico alla massima prevenzione a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico”.

Resta dunque in vigore il decreto del prefetto di Perugia che, di fatto, ha chiuso la trasferta del Curi ai tifosi dell’Arezzo. Le motivazioni che hanno portato a tale decisione riguardano una fantomatica sassaiola che colpì un pullman di sostenitori amaranto prima della gara del novembre 2024 e la concomitanza con Foligno-Siena, match di serie D anch’esso in calendario domenica alle 14.30.