Il tecnico amaranto a due giorni dal derby: “Perugia per me ha significato tanto, sia da calciatore che da allenatore: ho bei ricordi. Tedesco non l’ho sentito ma lo saluterò con piacere, ho invece chiamato Cosmi: ci lega un bel rapporto. Oltre a Dezi e Renzi, non ci saranno nemmeno Chiosa e Dell’Aquila. Ascoli e Ravenna? Un punto in più o in meno adesso non sposta niente”

Nelle ultime 48 ore si è parlato poco di calcio, molto di stadio e ordine pubblico, ma Cristian Bucchi è rimasto sul pezzo: “Per la seconda volta in poche settimane dovremo giocare senza i nostri tifosi e non è una cosa bella. Mi sono già espresso su questo tema, purtroppo si sta togliendo alla gente il gusto di andare in trasferta a vedersi una partita, a godere di un derby. Mi dispiace molto, dovremo restare concentrati, con la testa sul campo, e affrontare la partita con la consapevolezza che il Perugia darà l’anima. Troveremo un ambiente caldo, rinvigorito dall’arrivo di Novellino, Gaucci e Tedesco e dagli ultimi risultati, senza dimenticare che l’organico non è da bassa classifica, anzi. Ai ragazzi ho detto che dovranno essere bravi a pareggiare l’intensità degli avversari per far valere le nostre qualità tecniche. Tedesco è stato un mio compagno di squadra, non l’ho sentito in questi giorni ma lo saluterò con piacere. Ho invece chiamato Cosmi, mi ha allenato, l’ho ringraziato per le belle parole che ha speso su di me, con lui abbiamo conservato un rapporto bello. Perugia per me ha significato tanto, sia da calciatore che da allenatore: ho bei ricordi che mi legano a quella piazza e che torneranno a galla sia prima che dopo la partita. Durante i 100 minuti penserò a vincere, perché è giusto così. Non ci saranno Dezi e Renzi e non avremo nemmeno Chiosa, che si è allenato poco con il gruppo in settimana, e Dell’Aquila, fermo per un fastidio al piede. Quando scenderemo in campo al Curi sapremo già i risultati di Ascoli e Ravenna ma per noi non cambia nulla: siamo solo alla tredicesima giornata, un punto in più o in meno adesso non sposta niente. L’unica cosa che conta è fare la nostra gara al massimo. Mando un saluto a Galeone: mi ha trasmesso l’amore per il bel gioco, è stato un grande tecnico e una persona che porterò nel cuore”