Somma e Gustinetti, Conte e Abbruscato, Martinetti e Manzo: intervista al presidente del decennio più intenso della storia amaranto, a pochi giorni da una partita che lo vedrà nelle insolite vesti di avversario

Dieci anni da presidente dell’Arezzo, tra il 2000 e il 2010, con una promozione in B e tre stagioni nel torneo cadetto, i quarti di finale della Coppa Italia contro il Milan (2007), una Supercoppa di C in bacheca, una retrocessione in C anche per colpa di calciopoli, tre playoff per salire in B persi in semifinale contro Livorno (2001), Crotone (2009) e Cremonese (2010), un playout salvezza vinto contro la Carrarese (2002), una retrocessione in C2 (2003) poi sanata dal ripescaggio. Piero Mancini ha segnato un decennio amaranto tra alti e bassi, esoneri e polemiche, con grandi allenatori e grandi giocatori lanciati ai vertici. Fino all’estate in cui decise di non iscrivere la squadra al campionato, mettendo il club in liquidazione e chiudendo la baracca.

Dopo aver lasciato il calcio, anche per seguire le vicende processuali in cui è rimasto coinvolto con le sue aziende (e da cui è uscito quasi del tutto scagionato), nei mesi scorsi ha deciso di rientrarvi con il ruolo di consigliere d’amministrazione del Città di Castello, società guidata dal presidente Paolo Cangi, anche se tutti pensano che il vero patron sia proprio Mancini. E sabato, per la prima volta, si troverà a vivere una partita dell’Arezzo con addosso i panni dell’avversario.

“Comunque vada a finire, sarò contento. L’Arezzo, da un punto di vista affettivo, lo sento ancora mio” ha detto nell’intervista rilasciata ad Amaranto Social Club. Somma e Gustinetti, Conte e Abbruscato, Martinetti e Manzo, il rapporto con i tifosi e i progetti per il futuro: venti minuti di chiacchierata in cui Piero Mancini, come disse ad Arezzo Notizie circa un anno fa, ha confermato che non smetterà di combattere.

Nato nel 1972, giornalista professionista, ha lavorato con Dahlia, Infront, La7 e Sky. Scrive anche per Arezzo Notizie e Up Magazine, collabora con Teletruria dal 1993. E' il direttore di Amaranto Magazine