Nella partita che ha segnato l’affluenza più bassa della stagione, rimasta sotto quota duemila spettatori, è arrivata una sconfitta “inaccettabile” per la tifoseria. E la squadra, per la prima volta, è stata messa sotto accusa

La partita con il Tau Altopascio ha fatto registrare l’affluenza più bassa della stagione: un dato sorprendente sotto certi punti di vista, visto che la squadra veniva dalla vittoria di Piancastagnaio e dalla qualificazione di Coppa Italia ottenuta a Orvieto. Invece, per la prima volta quest’anno, il totale degli spettatori è rimasto sotto quota duemila, fermandosi a 1.812 (890 paganti più 922 abbonati). Il ponte dell’Immacolata, l’atmosfera natalizia e il maltempo probabilmente hanno influito, fatto sta che il colpo d’occhio allo stadio era meno coinvolgente del solito.

Alla fine della gara, dopo l’inopinata sconfitta rimediata dal Tau, dalla Minghelli sono arrivate bordate di fischi, impietosi e giustificati. Non era mai accaduto, né dopo lo 0-1 al Comunale contro il Ponsacco né dopo lo 0-3 di Aranova contro l’Ostiamare. La prestazione disarmante andata in scena dopo l’1-1 di Diop ha segnato l’umore della tifoseria, al punto che i calciatori si sono recati brevemente sotto la sud per poi tornare indietro.

Negli spogliatoi è poi andato in scena un altro confronto, dai toni più duri, con i gruppi della curva: “inaccettabile” la sconfitta di ieri per il modo con cui è maturata. L’Arezzo si è complicato la vita con le sue mani e adesso, nelle partite contro Trestina e Poggibonsi, dovrà di nuovo rimediare agli errori commessi per restare attaccato al vertice della classifica.