La gara posticipata di nuovo, stavolta al primo febbraio, per la neve. In realtà l’altro ieri il terreno di gioco (sintetico) era agibile. I bianconeri avranno alcuni giorni in più per tentare di recuperare qualcuno tra Gagliardini, Polidori, Rinaldini e Pecchia, tutti alle prese con malanni muscolari. Per i maremmani si profila una doppia trasferta in quattro giorni: prima Piancastagnaio, poi Poggibonsi
Nuovo rinvio per Pianese-Gavorrano. La partita, in programma domenica scorsa, era stata rinviata a domani per il maltempo. Poco fa però è arrivata l’ufficialità del nuovo posticipo a mercoledì primo febbraio, con inizio alle 14.30, sempre a causa “dell’impraticabilità del campo di gioco per precipitazione nevosa”.
La decisione è stata presa dalla Lega Nazionale Dilettanti, anche se tra gli addetti ai lavori filtra il sospetto che la Pianese abbia spinto per il doppio rinvio nonostante le condizioni per giocare ci fossero tutte, sia l’altro ieri che domani. Il terreno dello stadio Comunale di Piancastagnaio è in sintetico di ultima generazione e questo avrebbe facilitato il regolare svolgimento della gara.
Domenica pomeriggio in cima all’Amiata era freddo ma il campo era agibile (come dimostra la foto) e anche tra ventiquattr’ore, spalando la neve con buona volontà, Pianese e Gavorrano avrebbero potuto disputare il match.
La squadra bianconera però è alle prese con alcune assenze importanti: Gagliardini, Polidori, Rinaldini e Pecchia sono ai box per infortuni muscolari e qualche giorno in più di pausa potrebbe consentire ad alcuni di loro di recuperare. Considerando che l’avversario è di livello, il posticipo sembra cadere a fagiolo.
Il calendario adesso vedrà la Pianese giocare domenica a San Giovanni, poi affrontare due turni di fila in casa: il Gavorrano nel recupero e quindi l’Orvietana. I maremmani invece riceveranno il Trestina, quindi doppia trasferta con Pianese e Poggibonsi. Il difensore Dierna, sotto squalifica, sconterà il turno di stop domenica e sarà disponibile per lo scontro diretto con i bianconeri.
