Erano 2.075 gli spettatori che hanno assistito alla partita contro il Città di Castello. Prima dell’inizio, il presidente Manzo ha consegnato una targa al tifoso che ha disegnato il logo del centenario. Dopo il fischio finale, cori e applausi con la trasferta di Livorno dietro l’angolo
Più di duemila spettatori (2.075 per la precisione, con 1.153 paganti cui aggiungere i 922 abbonati), un bandierone nuovo in curva sud e una targa ricordo consegnata prima del match all’autore del logo per il comitato del centenario.
E’ stata una domenica dolce per l’Arezzo, baciata dal sole e con temperature già primaverili. Ottimo il risultato, bellissima la classifica con gli amaranto a +5 sulla seconda, adrenalinica l’atmosfera con il derby di Livorno alle porte: tutto è filato per il verso giusto, al punto che la cosa meno entusiasmante è stata la prestazione della squadra. Ma considerando il resto, la gente ha accettato di buon grado anche gli ultimi 25 minuti giocati quasi in apnea.
Ha provveduto il presidente Guglielmo Manzo a premiare Rocco Bonaiuti, il tifoso che ha disegnato il bozzetto più votato nel contest promosso dalla società. In calce alla targa, oltre a quello dell’Arezzo, anche i simboli di Orgoglio Amaranto, del Museo Amaranto e del Comune, rappresentati rispettivamente, per la breve ma significativa cerimonia, dal membro del direttivo Stefano Farsetti, dal presidente Stefano Butti e dall’assessore Federico Scapecchi.
La partita è poi filata via tra i cori della curva sud, che specialmente alla fine ha alzato i decibel per supportare la squadra nel momento più delicato. Al cielo, in mezzo ai soliti, amatissimi vessilli, garriva una bandiera molto originale in stile d’antan, con tre calciatori stilizzati e la scritta “tormento ed estasi”: il riassunto in tre parole della centenaria storia dell’Arezzo.