Da ex calciatore e da allenatore, so bene quale e quanta soddisfazione ci sia nel vincere queste gare, su questi campi, in questi stadi. I 3 punti sono sempre 3 punti ma il palcoscenico ha la sua importanza e qualche differenza la fa. L’Arezzo dopo Terranuova è diventato squadra da mare e da montagna, il salto di qualità sta qui. Ora un altro mese con la testa giusta per completare l’opera
Spendo volentieri qualche parola per la prestazione superba con cui l’Arezzo ha portato a casa il derby di domenica a Livorno. Da ex calciatore e da allenatore, so bene quale e quanta soddisfazione ci sia nel vincere queste partite, su questi campi, in questi stadi. I 3 punti sono sempre 3 punti ma il palcoscenico ha la sua importanza e qualche differenza la fa.
I 90 minuti hanno confermato che il Livorno, da un punto di vista tecnico e di organizzazione di gioco, in questo momento è indietro rispetto all’Arezzo. Il ritorno di Collacchioni in panchina, al posto di Esposito, testimonia che la società ha avuto qualche problema a programmare la stagione, anche a causa di un ripescaggio che ha obbligato la dirigenza a muoversi di fretta.
L’Arezzo ha una storia del tutto diversa e i risultati lo dimostrano. E’ importante l’autorità con cui la squadra si è imposta in trasferta, è importante avere un centravanti come Gucci che continua a fare gol e a far segnare i compagni, è importante un ragazzo come Cantisani che oltre alla sua freschezza porta nello spogliatoio un’aggiunta di entusiasmo, è importante la crescita di Pattarello e la prestazione di gruppo.
Le espulsioni di Benassi e Lucarelli sono, al contrario, lo specchio della scarsa tranquillità del Livorno, che ha pagato anche una inferiorità tecnica complessiva. E’ vero che il palo di Lo Faso ha indirizzato la gara dalla parte dell’Arezzo ma di episodi ce ne sono tanti ogni settimana. Credo che Indiani, alla fine, avrebbe potuto rimettere in piedi il risultato anche in caso di svantaggio.
Sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. L’Arezzo adesso è atteso a un ultimo sforzo: mancano 7 giornate alla fine, le partite in questo campionato sono sempre imprevedibili e di mezzo c’è ancora lo scontro diretto con la Pianese. Serve almeno un altro mese di concentrazione massima e immagino che mister Indiani, insieme al suo staff, batterà proprio su questo tasto.
Di sicuro, dopo la sconfitta di Terranuova, la squadra ha accettato il consiglio del campo ed è diventata da mare e da montagna, per riprendere un’espressione che avevo utilizzato in uno dei miei interventi. La fiducia nel conquistare la serie C non è mai venuta meno, neanche a -5 dalla Pianese, anche se qualche dubbio era affiorato. Oggi vedo idee chiare da parte di tutti. Il traguardo è vicino ma non è ancora raggiunto, con la calma e la lucidità giuste si può completare l’opera.