Bonuccelli e Indiani a colloquio prima del match di andata

Il big match di domenica mette di fronte due allenatori che amano attaccare e segnare gol. La vittoria avrebbe un peso altissimo per entrambi ed è per questo che si preannunciano novanta minuti a viso aperto. Ed entrambi si tengono buone altre opzioni, come quella di aspettare per trovare spazi più larghi dove colpire in ripartenza

Fuori sarà uno spettacolo e in campo, conoscendo le caratteristiche delle due squadre, pure. Arezzo e Pianese, numeri alla mano, sono le squadre più forti del girone e con la qualità di gioco più alta. Le altre, dal Gavorrano in giù, hanno scontato difetti più evidenti e non a caso la classifica le colloca in posizioni molto distanti dalle prime due.

La partita di domenica sembra fatta apposta per mettere in evidenza la propensione offensiva di amaranto (miglior difesa, terzo attacco) e bianconeri (quinta difesa, secondo attacco). Indiani deve vincere per conquistare aritmeticamente la promozione in C, Bonuccelli deve vincere per riaccendere una fiammella di speranza e dare un senso diverso al finale di torneo. In ogni caso, si parla di due allenatori che per mentalità cercano sempre di attaccare e segnare un gol in più degli altri piuttosto che prenderne uno in meno.

Sulla base di questo, è lecito pensare che la Pianese verrà a giocarsela a viso aperto: ha poco da perdere, non deve portare sulle spalle il peso del pronostico e può consentirsi di preparare un piano gara disinvolto e frizzante. A meno che il suo allenatore non decida di iniziare più abbottonato del solito per tenersi il colpo di coda nell’ultima parte del big match, sperando di arrivare al secondo tempo con il punteggio in bilico. In tal caso potrebbe profilarsi una sorta di sfida a scacchi con Indiani, che nel ventaglio delle opzioni ha anche quella di lasciare il pallino in mano agli avversari e puntare sulle ripartenze a campo aperto, che rappresentano comunque un’arma micidiale.

Ma quest’ultimo scenario sembra meno plausibile. La storia dei due tecnici porta in un’altra direzione e cioè verso una gara in cui il pressing offensivo, la difesa alta e l’uno contro uno in tutte le zone di campo rappresentano i punti focali della condotta tattica. Bonuccelli, del resto, è stato il centravanti di Indiani e insieme, quand’erano alla Massese con Giovannini direttore, vinsero due campionati di fila.

Dalla parte amaranto sarà 433, da quella bianconera 3412 con la variante del 343: moduli leggermente diversi in partenza ma molto dinamici, elastici e modificabili a seconda delle esigenze. Con una variabile legata al contorno: ci saranno circa 5mila persone allo stadio e, per motivi diversi, la prestazione dei singoli risentirà del clima sugli spalti. Chi avrà i nervi più saldi, alla fine porterà a casa il risultato. Di sicuro saranno 90 minuti a tutta energia.