Cerimonia in centro storico con i vessilli del Signa Arretii e i bandieroni dei gruppi della sud. Poi allo store rinfresco per tutti e applausi per l’opera dell’artista Paolo Antonio Toci: una tela con il simbolo del club e un calciatore amaranto con la maglia numero 8 che si esibisce in una rovesciata

L’anno del Centenario è ufficialmente iniziato con un primo appuntamento ricco di significati: proprio oggi, giorno in cui ricorre il trentennale dalla radiazione della vecchia Unione Sportiva, e a 24 ore dalla vittoriosa partita con la Pianese che ha sancito il ritorno in Lega Pro, la Ss Arezzo insieme a Orgoglio Amaranto, Museo Amaranto e Comune di Arezzo ha dato il via agli appuntamenti per celebrare il secolo di vita del club.

Tanta la partecipazione di tifosi e appassionati in Corso Italia 275, in zona Bastioni, lì dove grazie ad una attenta ricerca è stato possibile identificare il palazzo che nel 1923 ospitava i locali della Trattoriacaffè del Vapore. Grazie a 40! , un volume celebrativo per i primi 40 anni di vita dell’Arezzo è stato individuato il luogo esatto della fondazione e la dicitura delle squadre che si unirono quel 10 settembre 1923. Il Fotoclub La Chimera, in particolare Glauco Ciacci e Piero Franchini, hanno aperto le porte del loro archivio donando la foto che da oggi campeggerà sotto il numero civico.

Il comitato per il Centenario nell’occasione ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato: appassionati, tifosi amaranto, i gruppi della Minghelli e il mondo della Giostra del Saracino, in particolare il consigliere delegato alla Giostra, Paolo Bertini, l’associazione Signa Arretii che ha reso ancor più unica questa cerimonia.

Successivamente i presenti hanno partecipato a un rinfresco presso lo store di via Madonna del Prato, dove l’artista Paolo Antonio Toci, grande tifoso amaranto, ha scoperto la sua opera dal titolo “centenario Arezzo calcio”: una tela con lo stemma della società e un calciatore stilizzato con la maglia numero 8 che si esibisce in una rovesciata, chiaro richiamo a Menchino Neri e alla sua prodezza.