Gli amaranto hanno vinto il trofeo battendo in finale la Cattolica Virtus in una gara tiratissima. Decisivo il gol di Cavalletta. Ai ragazzi e allo staff tecnico sono arrivate le congratulazioni della società per questo storico e importantissimo risultato. L’allenatore: “Ringrazio il presidente Manzo per il suo messaggio, siamo onorati di aver reso felici tutti i nostri sostenitori. Ora prepariamoci per i professionisti. Questi giocatori hanno futuro”

Intervista ad Andrea Tuzzi, allenatore dell’Under 15 che ha portato gli amaranto al successo nella finale di Coppa Toscana lo scorso 31 maggio allo stadio Gino Bozzi a Firenze. Ex calciatore dilettante, il tecnico dell’under 15 Elite è entrato per la prima volta in amaranto nel 2001, con Sabatini ds e Cabrini allenatore della prima squadra. Dopo tante esperienze formative, è tornato la scorsa estate e al termine della stagione si è tolto una soddisfazione da favola.

LA STAGIONE ENTUSIASMANTE E IL FINALE DA SOGNO

Alla fine dei conti dovevamo per forza chiudere la stagione in questo modo, con una Coppa portata a casa per contribuire anche noi alla festa nell’anno del centenario. Questo successo è la ciliegina sulla torta al termine di una stagione entusiasmante, vissuta con grande impegno e calore da parte di tutti: me, lo staff, i ragazzi e pure i genitori. E’ stata una lunga annata in cui ognuno ha contribuito al percorso che abbiamo fatto. Il secondo posto in campionato alle spalle del Tau, che ora andrà alle fasi finali nazionali, ci fa capire quanto di buono è stato fatto sia in ottica risultato ma soprattutto, come dico sempre, per quello che riguarda il modo di intendere calcio che l’Arezzo inculca nei propri tesserati. Vincere contro la Virtus Cattolica, contro cui avevamo perso entrambe le volte in campionato, ci dà un senso forte di rivalsa. Abbiamo dominato e meritato, sebbene nel finale abbiamo rischiato di pareggiarla perché ci è mancata la cattiveria giusta per chiuderla. Loro erano una squadra molto fisica e tosta, non è stato facile ma è stata una bellissima serata contornata da un bel palcoscenico e da un discreto pubblico.

Andrea Tuzzi

LA CRESCITA DI SQUADRA E DEI SINGOLI

La crescita del singolo fa parte delle fondamenta, poi il tenere e giocare la palla, dominare il gioco e le partite vengono da soli. Ovviamente se istruiti bene sulla tecnica di base. Questo è quello che ricerchiamo sempre, a cominciare dall’allenamento dove ognuno deve sempre dare il massimo perché l’unica regola di questo gioco è proprio questa: allenarsi bene per giocare bene. Questi ragazzi sono cresciuti tantissimo e sono convinto che continueranno a crescere ancora e che la società porterà avanti il gruppo con occhio vigile. Ci aspetta un anno da professionisti in tutte le categorie grazie al successo della prima squadra, le strutture ci sono e il clima è molto buono.

IL FUTURO DI TUZZI E DEI 2008

Mi vedo qui anche il prossimo anno e con questo gruppo ancora al mio fianco, senza alcun dubbio. L’idea è quella di portare avanti il cammino che abbiamo cominciato e di prendere magari un’annata in più: mi farebbe molto piacere, magari un gruppo molto giovane su cui lavorare sulla tecnica di base. Io e Contu vogliamo mettere le tende al campo sportivo!

I RINGRAZIAMENTI

Ci tengo a ringraziare tutto il mio staff per il lavoro fantastico che hanno svolto in questi mesi: il preparatore atletico Capacci e il preparatore dei portieri Bettoni erano alla loro prima esperienza, i dirigenti Peruzzi e Venturini, il nostro Riccardino che ci faceva da guardalinee e il presidente Manzo, il quale appena un’ora dopo la partita mi ha mandato un messaggio ringraziandoci e complimentandosi per quanto avevamo fatto. Un messaggio che veniva dal cuore e ci tengo tanto a ringraziarlo. E poi Giorgio Contu, il nostro responsabile che ci ha seguito sempre ed è riuscito a creare un’alchimia perfetta e un clima bellissimo.

IL SEGRETO DEL GRUPPO

Prima parlavo dei genitori. Voglio dire una cosa non scontata: le mamme e i papà dei ragazzi ci sono sempre stati vicino e ci hanno seguito in ogni partita, accompagnando loro di persona i figli, permettendoci anche di risparmiare e di evitare il pullman per le trasferte. Cose non da poco. C’è sempre stata alchimia in tutto e fra tutti, e questo alla fine fa sempre la differenza.