Prime parole in amaranto per l’attaccante classe ’97, svincolato dopo un’ottima stagione alla Pergolettese: “Mi piace partire da esterno sinistro, rientrare, giocare con la punta e andare al tiro”

Per Mattia Iori quello di Arezzo può essere un trampolino di lancio perfetto. Classe 1997, destro di piede, tatticamente duttile, può giocare da esterno nel 433, che è il modulo base di Indiani, oppure da secondo attaccante con un centravanti vicino. E potrebbe trovarsi a suo agio anche nel 352. Svincolato dopo un torneo su alti livelli con la Pergolettese nel girone A di Lega Pro, il giocatore in Lombardia ha messo insieme 32 presenze e 8 gol, 4 nel girone di andata e 4 in quello di ritorno, bissando la splendida annata in serie D con il Brusaporto (37 partite, 23 gol).

“Sono qui per il progetto, la piazza, il calore della tifoseria, la storia – ha detto nella sua prima intervista amaranto. Mi piace partire da esterno sinistro, rientrare, giocare con la punta e andare al tiro. Ad Arezzo non c’è da fare troppi calcoli, c’è solo da puntare in alto perché è quello che merita la società, che sta costruendo una squadra ad hoc per la serie C”.