Il tecnico ha allenato il Pontedera per cinque stagioni: “Il quarto di finale perso a Lecce ai rigori ce l’ho ancora in testa. Noi ci siamo allenati bene, mi aspetto una gara diversa da quella con l’Olbia”

Paolo Indiani è pronto per una sfida che per lui ha il sapore dell’amarcord: “A Pontedera ho passato cinque anni bellissimi, mi porto dietro tanti ricordi. Il più intenso è il quarto di finale dei playoff che perdemmo a Lecce dopo i calci di rigore, facendo sempre la partita. A Chiavari abbiamo chiuso la gara giocando con la difesa a tre e Castiglia, un centrocampista, in appoggio alla prima punta. Era tanto che non mi capitava ma a volte in serie C bisogna adattarsi. E forse ho atteso anche un po’ troppo a ridisegnare la squadra con quel modulo, l’Entella ci stava schiacciando. L’Arezzo adesso ha più fiducia? No. Ripeto quello che dissi dopo la sconfitta di Pescara: la settimana è stata identica a tutte le altre, ci siamo allenati al meglio e con identica intensità. Se l’umore cambiasse a seconda dei risultati della domenica, non andremmo da nessuna parte. Domani mi aspetto una gara diversa rispetto a quella con l’Olbia, il Pontedera verrà a giocarsela e noi abbiamo qualche calciatore in forse. La formazione la deciderò soltanto dopo la rifinitura”