(foto LoSpallino.com)

I biancazzurri, partiti con grandi ambizioni, hanno 8 punti in classifica dopo un avvio di campionato negativo che è costato il posto a mister Di Carlo, sostituito da Colucci. La squadra ha realizzato solo 7 reti e in più deve fronteggiare la mancanza di elementi di peso come Bruscagin (squalificato), Sits, Siligardi e Dalmonte (infortunati). Al Comunale probabile 433: il play Carraro e il centravanti Antenucci i giocatori top

SPAL, INIZIO LENTO – Posticipo del lunedì sera per gli amaranto che, al Comunale, saranno impegnati nell’affascinante sfida contro la Spal, che con 8 punti occupa l’undicesima posizione al pari di Entella, Olbia, Ancona e proprio dell’Arezzo. Compagine che doveva essere una delle protagoniste assolute del campionato ma che, fino ad oggi, ha palesato diverse criticità, che al momento la stanno impantanando in una posizione di classifica non preventivata ad inizio stagione.

CAMBIO IN PANCHINA – Il club guidato da Joe Tacopina, per questo, ha deciso di esonerare Mimmo Di Carlo e di affidarsi a Leonardo Colucci. Il nuovo mister, originario di Cerignola, 51 anni da compiere a dicembre, è subentrato sulla panchina degli estensi il 3 ottobre dopo la sconfitta patita a Recanati (1-0). Una buona carriera da centrocampista con le maglie di Hellas, Bologna e Modena. Nel 2011, appesi gli scarpini al chiodo, diventa vice di Marco Giampaolo al Cesena. La stagione successiva il Bologna gli affida la squadra Allievi e poi quella Primavera, per un totale di quattro stagioni nella società felsinea. Nel 2016 la prima esperienza tra i grandi, con la Reggiana, che si chiude prematuramente con l’esonero. Stesso epilogo a Pordenone, poi Vis Pesaro, Ravenna, Picerno e Juve Stabia, prima dell’approdo al Mazza. Pragmatico, buona esperienza in categoria, cerca di curare la fase di non possesso, ma non disdegna che le sue squadre provino ad imporre il loro calcio.

IL MERCATO – Facendo un passo indietro, nel mercato estivo il ds Filippo Fusco aveva rivoluzionato l’organico della squadra che era appena retrocessa dalla B. Sono arrivati diversi giocatori: tra gli altri il portiere Del Favero (Pro Patria), i difensori Bruscagin (Pordenone), Valentini (Padova) e Iglio (Giuliano), i centrocampisti Carraro (Crotone) e Collodel (Siena), con i “botti” migliori in attacco. Oltre a Sits (Parma), i colpi Dalmonte (Vicenza), Rosafio (Reggiana), oltre a Siligardi (Feralpi) e al ritorno di Antenucci dal Bari.

POLVERI BAGNATE – L’inizio di stagione ha messo in mostra una squadra che ha raccolto poco (8 punti), per chi ai nastri di partenza era indicato tra i favoriti alla vittoria finale. I biancoazzurri non sono mai parsi brillanti a livello di gioco: tifosi e stampa puntano il dito soprattutto sulle prestazioni, decisamente al di sotto delle aspettative, dei due giocatori con maggiore qualità della mediana, ovvero Maistro e Carraro, e sullo scarso supporto al gioco offensivo, dove Antenucci spesso è lasciato da solo a battagliere con le difese avversarie. Come detto in precedenza, la manovra è apparsa poco fluida e questo non aiuta la produzione offensiva. La Spal è poco brillante e poco arrembante in fase d’attacco e il risultato è che non crea tante occasione da rete. E quando lo fa, ha difficoltà nel concretizzarle: i 7 gol all’attivo sono pochi per un reparto sulla carta di grande qualità.

GLI INFORTUNI – A parziale scusante gli infortuni che nel reparto hanno colpito prima Sits (crociato), poi Rosafio, che dovrebbe rientrare ad Arezzo, e per ultimi Dalmonte e Siligardi, che nell’ultima uscita, il pareggio incolore per 0-0 con la Fermana, hanno rimediato rispettivamente una lesione al soleo e la frattura composta del perone. Anche in difesa il rendimento non è eccelso. Oltre alle reti al passivo (10), diversi gli errori dei singoli, su tutti quelli del portiere Del Favero che ha perso per questo il posto da titolare e le prestazioni altalenanti dei vari Celia, Trippaldelli e Bruscagin, arrivato in estate per dare solidità ed esperienza, apparso però tra i più in difficoltà in questo scorcio di campionato. Al netto di tutto, la Spal ha valori importanti per la categoria e per la prima volta dal suo arrivo, Colucci ha avuto tutta la settimana per preparare al meglio la partita, per provare il recupero degli acciaccati Rosafio, Maistro e Orfei e per riabbracciare i giocatori impegnati con le proprie nazionali: Peda, Saiani e Parravicini.

l’allenatore Leonardo Colucci

MODULO E FORMAZIONE – Gli estensi dovrebbero presentarsi con il 433, ma non è esclusa qualche sorpresa a livello tattico, come il passaggio al 4312. In porta Alfonso, a destra Fiordaliso al posto dello squalificato Bruscagin, sull’out opposto Celia, che dovrebbe essere preferito a Trippaldelli, mentre centralmente la coppia titolare dovrebbe essere composta da Arena e Peda, con Valentini fuori dai titolari. In mediana Carraro a dettare i tempi, ai suoi fianchi la qualità di Maistro e la dinamicità di Collodel con i giovani Puletto (’04), Parravicini (’05) e Contiliano (’04, titolare domenica scorsa) che scalpitano per una maglia da titolare. In avanti scelte limitate dagli infortuni. Antenucci come riferimento centrale con due tra Rosafio, Rao (2006, già all’attivo un gol in campionato alla Lucchese) e Rabbi, con i primi due favoriti, a completare il reparto offensivo. In caso di cambio modulo, Maistro agirebbe da trequartista e Antenucci in avanti assieme probabilmente a Rabbi.

GIOCATORI TOP – I giocatori da temere maggiormente sono Marco Carraro e Mirco Antenucci. Il primo è centrocampista classe ’98 nativo di Dolo (Venezia), che la Spal questa estate ha acquistato a titolo definitivo dall’Atalanta. Lo scorso anno era in C a Crotone, ma ha ottima esperienza in B dove ha vestito le maglie di Pescara, Foggia, Perugia, Frosinone e Cosenza e inoltre vanta 8 presenze in under 21. Centrocampista a cui piace agire da play, strutturato fisicamente, mancino, abile in fase di costruzione, non disdegna di fare la fase di non possesso, con buone doti sia tecniche che balistiche. Non ha iniziato il campionato nel migliore dei modi, ma è giocatore con qualità sopra la media. Antenucci invece è tornato a vestire la maglia biancoazzurra dopo aver lasciato gli estensi in A nel giugno del 2019 e passato le ultime quattro stagioni al Bari, dove lo scorso giugno ha sfiorato la promozione in massima serie. Si potrebbe dire di lui che “a volte ritornano” perché a Ferrara la punta, nella sua precedente esperienza, aveva realizzato 34 gol in 105 partite contribuendo alla doppia promozione dalla C alla A con la fascia di capitano al braccio. Giocatore esperto, 39 anni compiuti a settembre, “il Lupo di Roccavivara”, dal nome del piccolo paese molisano in cui è cresciuto, è dotato tecnicamente, abile nell’uno contro uno e nel dribbling, con ottima capacità di movimento tra le linee, maggiormente a suo agio quando agisce da seconda punta, anche se in questa stagione è utilizzato da unico terminale offensivo. Pericoloso sui calci piazzati, sa mettersi a disposizione della squadra anche in fase di rifinitura, rendendosi spesso protagonista di assist illuminanti. È il cannoniere dei ferraresi con 2 reti.

PRECEDENTI – L’ultimo precedente al Comunale risale al 13 dicembre 2015, quando le due squadre terminarono l’incontro con un pirotecnico 3-3. Zigoni aprì le danze, poi il pari firmato Bentancourt. Castagnetti riportò avanti gli estensi, una doppietta di Tremolada ribaltò il risultato ma al 96′ arrivò il pari degli ospiti a firma Cellini.